Coronavirus, 23° giorno. Brusaferro (Iss): “I casi aumenteranno nel weekend per le folle al mare e ai monti”

Il Covid-19 avanza con ritmi simili a quelli registrati nei giorni scorsi. È quanto emerge dalla consueta conferenza stampa del capo della Protezione civile Angelo Borrelli. I numeri: sono 14.955 i malati di coronavirus in Italia, 2.116 in più di giovedì, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 17.660, con un tasso di progressione che oggi è pari al 16,85%. E ancora: 1266 le vittime, 250 in più rispetto a ieri; 1439 i guariti, 181 in più rispetto a 24 ore fa; 1328 in terapia intensiva, 175 in più. Dei 14.955 malati complessivi, 7.426 sono poi ricoverati con sintomi e 6.201 sono quelli in isolamento domiciliare.

I DATI REGIONE PER REGIONE
Il triste primato di contagiati e vittime appartiene sempre alla Lombardia, con 7.732 malati (836 in più di ieri). A seguire Emilia Romagna (2.011, +253), Veneto (1.453, +156), Piemonte (794 , +240), Marche (698 , +128), Toscana (455, +103), Lazio (242, +70), Campania (213, +39), Liguria (304, +61), Friuli Venezia Giulia (236, +88), Sicilia (126, +15), Puglia (121, +23), Trentino (157, +55), Abruzzo (83, +5), Umbria (73, +11), Molise (17, +1), Sardegna (43, +4), Valle d’Aosta (27, +1), Calabria (37, +5), Alto Adige (123, +20) e Basilicata (10, +2).

I CASI AUMENTERANNO NEL WEEKEND

“È verosimile aspettarci casi in questo weekend in parte come effetto dei comportamenti assunti lo scorso fine settimana. L’incubazione è tra 4 e 7 giorni: abbiamo visto folle assembrate al mare o in stazioni sciistiche o in mega aperitivi, luoghi dove probabilmente il virus ha circolato”. Lo ha detto Silvio Brusaferro dell’Istituto superiore di sanità (Iss) nel corso della conferenza stampa giornaliera convocata nella sede della Protezione civile. “Una parte di quelle persone nei prossimi giorni probabilmente mostrerà una sintomatologia. E’ un’ipotesi, vedremo le curve, speriamo di essere smentiti dai fatti”.

LE STATISTICHE

Nel prosieguo della conferenza stampa, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli e il professor Silvio Brusaferro dell’Iss hanno fornito un’altra serie di informazioni, alcune dal peso specifico non secondario. Restando alla statistica, a sentire l’esponente dell’Istituto superiore di sanità “i dati sulla mortalità si vanno approfondendo con le cartelle cliniche dei deceduti: i pazienti morti con il coronavirus hanno una media di oltre 80 anni, 80,3; le donne sono solo il 25,8%. Età media dei deceduti è molto più alta degli altri positivi – ha detto Brusaferro – Il picco di mortalità c’è tra 80-89 anni. La letalità, ossia il numero di morti tra gli ammalati, è più elevata tra gli over 80″. Ci sono, però, anche morti tra i giovani. “Due pazienti con età inferiore ai 40 anni sono deceduti – ha detto Brusaferro – Una aveva 39 anni e una patologia neoplastica è morta in ospedale, un’altra persona di 39 anni deceduta in casa aveva alcuni fattori di comorbosità, come diabete, obesità e altri disturbi“.