Cosenza 2016, caso scrutatori: ecco i consiglieri “unti” dal cazzaro

Mentre la “sinistra” cosentina (che ha imbarcato gente di destra a più non posso: Lucio Presta ed Enzo Paolini, tanto per fare qualche nome…) cerca una sempre più improbabile e patetica unità, il consociativismo cittadino esce fuori alla grande con la vicenda degli scrutatori.

A tirarla fuori è stato un socialista di lungo corso, un uomo veramente di sinistra (non a chiacchiere…) come Giannino Dodaro, oggi vicino alla Cgil (quella che non ruba!).

ELEZIONI, ANNULLATE COMUNALI MESSINA 2005: SI TORNA A VOTARE

“… È noto che i consiglieri comunali costituiscono anche la Commissione elettorale (composta da 3 effettivi e 3 supplenti + il sindaco)  – ha scritto ieri in una nota – e che, tra i tanti compiti che questa svolge, c’è anche la nomina degli scrutatori. Il paradosso dove sta? Nella cittá di Cosenza, dove la legislatura è finita anticipatamente con la conseguente nomina di un commissario, gli ex consiglieri comunali (decaduti) rimangono tuttora in carica come componenti della suddetta Commissione. In questo caso, la Commissione dovrà procedere alla nomina di un numero esorbitante di scrutatori che si aggira attorno a 250 per il referendum e 340 per le elezioni comunali…”. 

Giannino Dodaro aggiunge che “…queste nomine, in una regione come la nostra, dovrebbero avvenire in maniera trasparente e possibilmente con sorteggi pubblici. Eppure ció non avviene, gli scrutatori vengono scelti con nomina diretta ed ovviamente per il criterio dell’amicizia”.

Da qui l’appello al commissario affinché faccia qualcosa… “di sinistra” bloccando i privilegi di qualche consigliere bene individuato.

Avevamo chiesto all’amico Giannino di farci i nomi di questi tre signori consiglieri che hanno in mano questo splendido “pacco clientelare” ma ci ha detto se potevamo evitare di farli, tanto lo sanno tutti. Ma noi, che siamo testardi, stamattina riveliamo il “segreto di Pulcinella”.

spataro occhiuto

I tre consiglieri in questione sono: Michelangelo Spataro, Marco Ambrogio e Antonio Ruffolo. 

I maligni diranno che sono tre consiglieri che rispondono agli ordini di Mario il cazzaro ma almeno uno, formalmente, dovrebbe far parte del centrosinistra. Di conseguenza, l’invito che rivolgiamo a Lucio Presta prima ancora che al commissario è quello di indurre Ambrogio a rassegnare le dimissioni da questa Commissione.

Quanto agli altri due, visto che non amiamo dialogare col cazzaro, si mettessero una mano sulla coscienza e vedessero quello che devono fare. Tanto, ormai vi abbiamo sgamato… antonio ruffolo