Cosenza 2016, come vota la massoneria cosentina?

Sono in tanti a chiedersi come e chi voteranno i massoni cosentini, visto che sono davvero tanti… nelle liste a rappresentare la fratellanza.

È risaputo che Cosenza è la città a più alta densità massonica (e paramassonica) d’Italia, naturalmente in percentuale al numero degli abitanti.

Tante sono le logge (e loggette) coperte e spurie. Naturalmente nel calderone dei “mille” candidati (i Mille di Garibaldi, che comunque non c’entrano niente, ERANO TUTTI massoni) una buona fetta proviene o è spinta da logge.

Ma pare, secondo alcuni bene informati, che questa volta ci sia il “trucchetto” del capolista. Pare (il condizionale è d’obbligo) che si sia usato il vecchio criterio che utilizzava il PCI, quello di essere il primo partito nella scheda e qualcuno ricorderà che i militanti comunisti per avere quel posto (all’epoca non c’era il sorteggio) facevano file anche di notte per arrivare i primi a depositare liste e firme.

Ora invece la strategia del fratelli incappucciati cosentini sarebbe quella di piazzare CAPOLISTA un loro rappresentante, così da evidenziare chi è “votabile”.

Sarà vero? Basterà rileggere le liste e chi non è massone alzi la mano.

Per i candidati a sindaco il discorso è tutto diverso. Tra chi c’è e chi ci vorrebbe essere (o c’è di nascosto, con le organizzazioni paramassoniche tipo Cavalieri del Santo Sepolcro o Rotary), l’unico che sicuramente non lo era è stato tolto dalla competizione.

E gli altri? Come sempre, a Cosenza, si guardano la mano, anzi il compasso…