Cosenza 2016: Coscarelli e il “fancazzismo”

Ciao ragazzi, inizia la partita. Tutti pronti, più azione, zero fancazzismo, regole poche e semplici. Individuati i problemi e gli argomenti del programma ora è indispensabile incontrare più persone possibili e parlare con loro. Dividiamoci in gruppi di azione all’esterno ed operiamo simultaneamente. Io ritornerò con voi nelle aree di maggiore criticità da voi segnalate. Razioniamo le energie perché il cammino è lungo è faticosissimo. Buon lavoro ed in bocca al lupo a noi tutti.

Gustavo

Bene, chi ci segue avrà capito che Gustavo altri non è che Gustavo Coscarelli, il candidato sindaco del Movimento 5stelle, che tutti, ma proprio tutti, ritengono il “cavallo di Troia” del sistema massopolitico dominante all’interno dei grillini. Catapultato da quel marpione del senatore Morra che da tempo ormai usa il movimento come se fosse casa sua…

Dunque, oltre a tutto quello che già abbiamo scritto del soggetto in questione, oggi abbiamo scoperto che Coscarelli è acerrimo nemico dei fancazzisti, da non confondere con i cazzari.

I cazzari, quelli come Mario Occhiuto, tanto per non fare nomi, sono i bugiardi matricolati e patologici, quelli che proprio non ce la fanno a dire la verità.

Fancazzista invece è una parola gergale, quasi scurrile se si analizza il suo etimo, ma molto usata nel linguaggio comune per definire uno stato “filosofico” i cui tre pilastri portanti sono: apatia, parassitismo, mancanza di voglia di lavorare.

Fancazzista, da non fare un cavolo, è colui il quale durante la sua giornata dorme almeno 14 ore e passa le altre a non trovare qualcosa da fare, il tempo scorre senza produrre azioni e reazioni e i giorni passano.

Ci verrebbe quasi da dare ragione a Coscarelli se non fosse per il fatto che lui, nella sua vita, oltre a fare l’ingegnere, si è impegnato anche a fare il burocrate e i burocrati, con tutto il rispetto, sono i più grandi fancazzisti italiani. Perché, anche se non dormono 14 ore al giorno, nelle ore nelle quali sono svegli si distinguono proprio per non fare un cavolo… Ma, nonostante questo, percepiscono privilegi sontuosi.

Ergo, consiglieremmo a Coscarelli di evitare il ricorso al fancazzismo perché potrebbe esserne anche travolto.

Non solo: i più acerrimi nemici (sempre a parole…) del fancazzismo sono donne e uomini di destra, che (sempre a parole) si ergono a giudici supremi di chi non ha voglia di far niente. Anche se sono loro stessi i primi a non fare… nulla. Abbiamo capito che ormai a Cosenza i Cinquestelle sono sempre più orientati a strizzare l’occhio alla destra ma, vivaddio, lasciamo stare i fancazzisti.

E ricordiamoci che anche Battiato, a un certo punto, cantava che “… si salverà chi non ha voglia di far niente e non sa fare niente…”. C’è chi ha il coraggio di dirlo e chi si maschera (oltre che con la divisa dei Cavalieri del Santo Sepolcro) anche con la condanna del fancazzismo. Che invece, visto il suo percorso burocratese, dovrebbe essergli non caro ma carissimo.

Complimenti.