Cosenza 2016: Coscarelli, il candidato “mascherato”

Gustavo Coscarelli è un uomo di mondo. Se la tiene buona con tutti. E’ un vecchio retaggio (più o meno quanto i suoi settant’anni) del suo essere democristiano. Mai attaccare il tuo “avversario” perché domani potrebbe essere il tuo alleato.

A dire il vero, Coscarelli non sa neanche cosa significhi la parola “avversario”. Amico di vecchia data e collega di Ennio Morrone, ha rapporti ultrapositivi con i Cinghiali e da quando è diventato “grillino”, qualche mese fa, si accoppia felicemente al senatore Nicola Morra, che di Cinghiali se ne intende da tempi non sospetti.

Oggi che la campagna elettorale è cominciata, ha esigenza di rendersi visibile e deve assestare qualche “fendente” a qualcuno. E così fa finta di sfriculiare Paolini (che notoriamente conta come il due di coppe quando la briscola è a spade), fa finta di volerci svelare i “misteri” di Sorical, ovviamente senza fare nomi, ed evita accuratamente di dar fastidio a gente come Occhiuto e Presta. In primis perché sa che il cazzaro non farà parte della partita e poi perché sa bene che, alla fine, potrebbe essere proprio lui (il buon Gustavo), con il consenso del “sistema”, a far perdere la guerra al manager dei vip.

Naturalmente non si permette neanche di pronunciare la parola “Gentile”.

Questo è il candidato dei 5stelle morriani, che già viene scaricato alla grande dai tanti grillini battaglieri e assetati di giustizia che pensavano ad una campagna elettorale aggressiva. Niente da fare. Qui le parole si misurano, altro che “grillismo”.

Ah, dimenticavamo. Coscarelli ha aggiornato il suo parco fotografie ma la sua “vera” foto è quella con la divisa di Cavaliere del Santo Sepolcro. Come Dattis, Nunnari e Cantafora.

Del resto, è o non è il candidato “mascherato”?