Cosenza 2016, l’impero di Presta perde colpi? Tranquilli, c’è la politica

Da quando si è capito definitivamente che Lucio Presta sarebbe stato il candidato del PD a Cosenza, si sono inevitabilmente scatenati i commenti negativi. Non solo sulla sua  imposizione dall’alto ma anche e soprattutto sulla sua carente “cosentinità”, sul suo feeling con un uomo come Flavio Briatore che non è certo il massimo della vita, sul suo passato di (scadente?) ballerino, sulla sua “antipatia/spocchosità” e chi più ne ha più ne metta.

La sinistra antagonista (quella vera, non quella che di giorno è sovversiva e la notte si traveste da cinghiale o da cazzaro) gli ha persino cucito uno slogan addosso: “Cosenza non si Presta”. Un gioco di parole per mandargli a dire che non potrà certo contare sul sostegno di chi ormai da anni non trova un riferimento politico e non lo troverà certamente nel manager dei vip.

C’è stato finanche il tentativo di rispolverare una vecchia inchiesta sulla Rai nella quale Presta è entrato per qualche giorno prima di essere completamente scagionato.

In molti ci chiedono come mai non “tiriamo fuori” qualcosa su Presta ma il manager dei vip, fino a prova contraria, non è mai stato un politico e quindi non può avere scheletri nell’armadio. Allora, se proprio dobbiamo scegliere una parte dalla quale cominciare, non c’è dubbio che la più interessante sia l’analisi della sua attività.

Lidia Baratta
Lidia Baratta

Il compito di affondare il dito nella piaga è toccato ad una giornalista cosentina da tempo trapiantata al Nord, Lidia Baratta, che sul giornale on line “Linkiesta” ha fatto emergere che qualcosa nel suo “impero perfetto” non va come dovrebbe. E che questi scricchiolii potrebbero avergli fatto maturare la decisione di buttarsi in politica. Non si sa mai…

Secondo la Baratta, Presta “… è a capo di un impero che però, nella crisi generale delle produzioni tv, e con il cambio dei vertici Rai, per la prima volta sembra zoppicare un po’”.

E ce lo spiega.

“… Nel 2014, il fatturato della Arcobaleno Tre, la società punta di Presta, dopo esser cresciuto senza sosta negli anni (dai 3,73 milioni del 2011 ai 5,29 milioni del 2009), è calato di oltre 520mila euro rispetto al 2013, attestandosi comunque poco sopra i 6 milioni (con un utile netto in crescita di 760mila euro). Ma nel frattempo il manager ha tagliato, e non poco, i costi: meno 941.637 euro solo per quelli che sono indicati come servizi, che nel 2012 si erano impennati. In compenso ha aumentato i debiti verso i fornitori (che ammontano a 323mila euro).

Ma se la Arcobaleno Tre per la prima volta accusa il colpo (seppur minimo), Presta da tempo ha messo mano anche in altre società. Da qualcuna è uscito, in altre è entrato. Il manager a oggi possiede la metà (ed è presidente) della Blue Box e della Workshop Italia, che dal 15 febbraio risulta in scioglimento.

La partecipazione (30%) più proficua resta però quella nella Sdl 2005, fondata da Presta insieme a Sonia Bruganelli, moglie di Paolo Bonolis, specializzata nella gestione dei casting per i programmi tv (oltre che nella produzione dei programmi di Bonolis). Il fatturato della società, tra il 2013 e il 2014, è cresciuto di quasi due milioni di euro, raggiungendo quota di 7,3 milioni…”. 

Segue l’analisi del confronto tra Presta e i suoi diretti concorrenti, manager che si chiamano Fernando Capecchi e Beppe Caschetto.

Belen Rodriguez

“… I nomi dei vip seguiti da Presta – scrive ancora la Baratta – vanno da Roberto Benigni a Paolo Bonolis, dalla moglie Paola Perego a Belen Rodriguez. Con qualche consulenza anche per Michele Santoro. Ma nella sua scuderia compaiono anche volti “minori” come Amadeus, Lorella Cuccarini, Eleonora Daniele, Elena Santarelli, Antonella Elia, Stefano Bettarini, che in tv non si vedono da un po’. E qualcuno ha anche deciso di lasciare la società: Elisa Isoardi, ad esempio.

D’altronde Presta deve vedersela con la crescente Vegastar, l’agenzia di Fernando Capecchi, che ha in casa il conduttore di Sanremo, Carlo Conti; e soprattutto deve combattere con l’abilissimo Beppe Caschetto, che sfoggia nomi come Fabio Fazio, Roberto Saviano, Virginia Raffaele, Maurizio Crozza, e anche Daria Bignardi, appena nominata alla direzione di Rai Tre. Tutti sulla cresta dell’onda e distribuiti su diversi canali, più dei vip di casa Presta. Il legame tra il neo direttore generale Rai Antonio Campo Dall’Orto e Caschetto è di vecchia data. E con la nuova dirigenza, l’influenza di Presta rischia di assottigliarsi. Chi frequenta i salotti tv lo conferma: «Tre o quattro anni fa Presta era di sicuro più potente».

perego_presta_1

Da tempo, in realtà, il manager dei vip puntava a impegnarsi per la sua terra natìa. E con i politici cittadini ha mantenuto un certo legame. Tanto che la cerimonia del matrimonio con Paola Perego a Ladispoli venne officiata dall’ex sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, Pd, ora tra i principali sostenitori di Presta per la candidatura a sindaco senza primarie.

Da più di un anno, tramite il progetto “Nextv”, Presta fa su e giù tra Roma e Cosenza, portando i volti del piccolo schermo nella città calabrese con l’obiettivo di spiegare ai giovani come funziona la macchina televisiva. In cattedra ci sono stati Paolo Bonolis, Paola Perego, Amadeus, Salvo Sottile, Gerry Scotti e anche Sonia Bruganelli. Un assaggio dei vip che si potrebbero veder sfilare nel corso principale della città una volta che il manager delle stelle siederà sulla poltrona di sindaco. I cittadini sono avvisati”.

Fin qui Lidia Baratta. Certo, la potenza di Presta forse non è più quella di qualche anno fa ma il giro d’affari che fa con i suoi vip è ugualmente da capogiro. Magari, il buon Lucio pensa anche al suo futuro ed evidentemente ritiene che ci debba essere anche Cosenza.

Ma la partita per conquistare Palazzo dei Bruzi è appena cominciata.