Cosenza 2016, Rifondazione a muso duro contro il trasformismo del PD

La segreteria regionale del Partito della Rifondazione Comunista della Calabria ha discusso a Lamezia di importanti ed urgenti tematiche della vita regionale, ponendo l’attenzione sul “trasformismo dilagante e vergognoso di molti rappresentanti politici – degenerante per tutto il sistema politico-istituzionale – proprio negli stessi momenti in cui il rottamatore-caudillo Renzi puntellava la sua maggioranza nominando nel Governo Tonino Gentile e Dorina Bianchi, due campioni in carriera del camaleontismo calabro.

Nel corso dell’incontro, dopo aver fatto il punto sul tesseramento al Prc – che anche in regione, come a livello nazionale, sta registrando una crescita di attenzione e di iscritti – il confronto si è incentrato sulleprossime elezioni amministrative che vedono Rifondazione, a partire dal comune di Cosenza, impegnata a realizzare liste ed alleanze alternative alle destre ed alle forze liberiste (Pd in testa!) cercando, anche per questa via, di costruire sul campo la convergenza tra movimenti sociali progressisti, esponenti della cittadinanza attiva e del mondo del volontariato e le forze della Sinistra.

Tra gli altri temi affrontati, inquadrati nel novero delle emergenze regionali in cui lo ”sgovernatore” Oliverio riesce addirittura a far peggio di chi l’ha preceduto, la mancata tutela se non il danneggiamento dei Beni Comuni, la destrutturazione del trasporto pubblico, l’aggravarsi del dissesto idrogeologico e la caduta del sistema sanitario ben al di sotto dei livelli minimi essenziali. Proprio mentre in questi settori, e non solo, le iene e gli sciacalli continuano a portare avanti le proprie clientele ed i propri tornaconti: su tutti bastino gli esempi delle vicende di Calabria Verde e dei tentativi di stabilizzazioni di assunzioni clientelari nella sanità.

Pertanto, nella riunione si è deciso di seguire e denunciare con accuratezza tali misfatti e di attivare presto due manifestazioni pubbliche regionali, una sul diritto alla mobilità e l’altra sul diritto alla salute. Inoltre, si è deciso sin da subito di contribuire a mettere in piedi, la dove sarà possibile farlo, un movimento referendario composito, democratico e largo per combattere le pericolose ed autoritarie riforme Costituzionali renziane ed i devastanti progetti governativi di trivellazione dei nostri mari e delle nostre coste.