Cosenza, affari di Palazzo: Carratelli, il mago delle transazioni e della pubblicità

I borghesi son tutti dei porci più sono grassi
più sono lerci più son lerci più ci hanno i milioni
I borghesi son tutti…. (Giorgio Gaber, I Borghesi, 1971)
Le consulenze d’oro per lo studio legale Carratelli (quello dei tromboni) non sono una novità per chi segue le vicende cosentine. Così come lo stretto rapporto tra gli avvocati dello studio e Mario Occhiuto (http://www.iacchite.blog/consulenze-doro-lo-studio-carratelli-supera-i-300mila-euro/).

Fermo restando che a Palazzo dei Bruzi non si cerca certo di risparmiare spese, leggere la determina dirigenziale con la quale si affidano allo studio legale Carratelli e in particolare all’avvocato Benedetto Carratelli (il trombone capo, poi ci sono anche il fratello Nicola, alias il tromboncino e la sorella Laura, alias la trombetta) le transazioni di competenza del Comune fa una certa impressione.

Soprattutto perché, in premessa, il dirigente che firma l’atto ricorda che…

“… il Comune di Cosenza ha chiesto ed ottenuto un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti pari a 79milioni 400mila euro da utilizzare per la liquidazione dei debiti maturati al 31 dicembre 2012…”.

E aggiunge che la somma sopra indicata è finalizzata, esclusivamente, al pagamento della sola sorte capitale con esclusione di interessi ed eventuale rivalutazione monetaria.

Di conseguenza, poiché la maggior parte dei debiti sono rappresentati da pagamenti da effettuare nei confronti delle seguenti società ed istituti di credito…

UNICREDIT – CENTRO FACTORING – IFITALIA – SORICAL – EDISON – POSTE ITALIANE – SICURCENTER – SACE SPA – SOVRECO – BANCA SISTEMA…

… oltre a svincoli di procedure esecutive davanti ai tribunali, il Comune decide di portare avanti la linea della transazione ad oltranza.

Nessun problema, per carità. Ma il dato di fatto da tenere presente è semplice e nello stesso tempo disarmante. L’avvocato Carratelli ha già “messo a segno” una transazione da 4 milioni di euro con Banca Sistema e ha incassato circa 25 mila euro, già passate per determina.

accordo-transattivo

La domanda è facilissima: e se dovesse chiudere (o magari ha già chiuso) altrettante transazioni con tutti gli altri soggetti, incassando 25 mila euro ad accordo, quanto si porterebbe o si sarebbe già portato a casa? Il totale, euro più euro meno, si aggira sui 225 mila euro. Da aggiungere ai 300 mila euro delle consulenze (d’oro). E non è proprio il massimo della vita. Non per lui ovviamente ma per noi che lo facciamo ingrassare più di quanto non lo sia già! (e vi assicuriamo che non scherza…). Con l’aggiunta della famigerata transazione da 800 mila euro alla Provincia a favore di una società riconducibile a Gerardo Smurra (http://www.iacchite.blog/provincia-smurra-800mila-euro-da-dividere-tra-buoni-fratelli/)

LA CAMPAGNA ELETTORALE

Un capitolo a parte di questo proficuo rapporto tra Carratelli e Occhiuto va dedicato per forza alla campagna elettorale del 2011 (non l’ultima del 2016). Il committente di Occhiuto, manco a dirlo, era Benedetto Carratelli.

Occhiuto ha presentato, come prescrive il regolamento comunale, il bilancio delle sue spese elettorali al segretario generale del Comune?

Non ne esiste traccia.

Ma, al di là di questo e volando più basso, Occhiuto, per esempio, ha da mostrare le fatture della pubblicità elettorale fatta a tamburo battente su Teleuropa ovvero l’emittente della quale è stato proprietario alla fine degli anni Novanta?

Pare proprio di no. Ragioniamo sul piano dell’opportunità politica, visto che Occhiuto sulla mancata fatturazione ha costruito le sue “fortune”. Perché gli addetti ai lavori sanno benissimo che le fatture non le emetteva direttamente Teleuropa ma bensì la sua concessionaria di pubblicità. Ed è relativamente facile appurare che non c’è traccia di fatturazione.