Cosenza e le sue “feste”: l’un contro l’altro armati

L’UN CONTRO L’ALTRO ARMATI

Pochi giorni fa il sindaco tramite la sua pagina Facebook ha ufficializzato la data del prossimo evento “festaiolo” che si terrà nella nostra città, ovvero la Notte della Luna.

Al di là delle naturali considerazioni su quanto sia effettivamente necessario investire su questo evento, nel mentre la città manifesta le proprie ferite (non dimentichiamo ciò che è avvenuto per un acquazzone estivo), oggi la nostra riflessione è sulla movida, questo ormai famoso movimento di giovani e meno giovani che, nelle ore notturne frequentano i vari locali della città.

Ogni città, e la nostra non fa eccezione,  è caratterizzata da luoghi notoriamente conosciuti come luoghi della movida, protagonisti di una vita notturna che si innesta in un sistema economico e sociale importante.

Per questi motivi è chiaro che la nostra posizione non può che essere favorevole ed accogliamo positivamente questa forma di new economy.

Non vogliamo, tuttavia, fermarci alle sole ricadute positive e per questo ci spingiamo oltre andando a considerare anche gli appelli dei tanti cittadini esasperati che risiedono in queste zone ad “alta rumorosità”.

Anche la loro voce è importante perché se è vero che una scelta non troverà mai l’apprezzamento di tutti, ciò non significa che non sia necessario mettere in atto tutte le azioni che possano in qualche modo portare ad un riequilibrio.

Siamo certi che questo può avvenire se anche l’istituzione comunale decide di strutturare un piano di gestione e di controllo del territorio, che non deve essere visto come un modo poliziesco ma un approccio collaborativo tra tutti gli attori coinvolti ovvero:

  1. Istituzione di ZTL nelle zone interessate come quella di Santa Teresa, con l’istituzione dei varchi video-controllati che permettano monitoraggio e sanzione per gli accessi non autorizzati;
  2. Presenza di pattuglie delle forse dell’ordine che possano controllare il rispetto delle regole ed evitare che si possano verificare atti non consoni al contesto in cui ci si trova.

Ma non è corretto discutere solo ed esclusivamente di persone e di attività commerciali, perché alla luce della vocazione festaiola di quest’amministrazione un pensiero vogliamo dedicarlo anche a quegli eventi organizzati direttamente dal Comune.

Crediamo che in questi casi sia necessario il buon esempio, la dimostrazione che il divertimento di alcuni può legarsi senza problemi alla necessità di riposo di altri.

Eppure durante la Notte Bianca abbiamo assistito a situazioni al limite della sopportazione, andate avanti anche il giorno successivo, oppure le serate danzanti in piazza accompagnate naturalmente condite da decibel alle stelle.

Ma in questa città pur di sottrarsi ai propri doveri ed alle proprie responsabilità (leggi amministrazione comunale), si scaricano le colpe sugli altri al fine di creare fazioni contrapposte.

Una città divisa su qualsiasi tema è una città che non ha la capacità, pur avendone tutte potenzialità, di poter intraprendere un vero percorso di crescita. Per questo crediamo che debba essere il sindaco, innanzitutto, a cercare di limitare queste schermaglie.

Ma questo vuol essere anche un appello a tutta la cittadinanza affinché chiedano a gran voce, a tutte le forze politiche, a tutte le associazioni ed a tutti i movimenti di assumere un atteggiamento diverso.

Dobbiamo iniziare a dialogare, dobbiamo farlo perché nel mentre il tempo scorre la nostra città ha un bisogno continuo di tutti noi.

Le fazioni nascono proprio per questo motivo, si alimentano dalla voglia di non ascoltare gli altri rendendo cosi le proprie idee delle convinzioni.

Le idee, i piani di azione, devono essere valutati nel complesso, capire che ogni aspetto ha un saldo benefici/sacrifici e che ci sono tanti aspetti da considerare ed a volte qualcuno si perde di vista.

Collaborando questo rischio può essere mitigato e tutto ciò è sinonimo di maggiore garanzia per la Città.

E ritornando al tema del nostro comunicato, basterebbe poco per rendere le sere d’estate o i week end, momenti positivi per tutti.

I locali che lavorano, i nostri giovani che vivono la notte con spensieratezza ed i residenti non più esasperati. E’ questa la movida che vorremmo

E’ questa la città che vogliamo, non più spaccata in tante fazioni ma il più unita possibile.

E su questo ci batteremo e continueremo a rinnovare i nostri inviti, a formulare le nostre proposte, ad attenzionare tutto ciò che accade per informare i cittadini.

Buongiorno Cosenza