Cosenza, Ecologia Oggi tira fuori l’elenco dei lavoratori e sfida Vizza e il Comune

Arturo Bartucci, l' assessore Carmine Vizza e Maximiliano Granata

Ad Ecologia Oggi è tempo di grandi manovre, anzi di grandi elenchi. Dopo la pubblicazione del bando per la nuova gara per la raccolta differenziata, l’azienda – decisamente preoccupata per le rivelazioni molto gravi sulla finanza creativa del consulente Tavella -, ha iniziato a dialogare con i sindacati utili alla causa per evitare di trovarsi altri “nemici” con cui combattere. E così è finalmente uscito fuori il famoso e attesissimo elenco nominativo dei lavoratori in forza presso il cantiere di Cosenza.

E’ da lì che bisogna partire per la nuova gara (apertura delle buste il 19 luglio) ed è proprio a partire da qui che vedremo quale sarà il coinvolgimento del Comune in questa vicenda.

Ecologia Oggi ha fatto il primo passo perché il bando prevede espressamente l’elenco del personale e qui non si può sgarrare perché delineare situazioni fasulle potrebbe significare addio al bando e addio a Cosenza. Il fatto che l’elenco sia stato mandato dall’azienda solo ai sindacati e non al Comune lascia intendere che non sia stato concordato e che potrebbe nascondere dissapori.

Nel cantiere la voce che gira è questa ed è chiaro che ci troviamo davanti ad una specie di braccio di ferro, che tra l’altro va avanti da tempo: Ecologia Oggi ha inviato ai sindacati un elenco di 180 persone compresi i licenziati. Ma in molti affermano che il Comune ha sempre parlato di 148. Siamo davanti ad una differenza di 32 posti. E non solo: perché in questo elenco ci sono dipendenti che vengono addirittura “classificati” con contratti diversi e ancora tante altre anomalie.

In un certo senso, Ecologia Oggi ha mandato un messaggio al Comune. Sì, perché in questa lista ci sono – a parte i licenziati – molte, troppe situazioni ambigue e adesso chi sta dall’altra parte non ha scelta: o sta zitto e accetta le condizioni di Ecologia Oggi o fa saltare il banco modificando quell’elenco. E modificare quell’elenco significa dire che l’azienda del patron Guarascio ha voluto condizionare la gara. E questo è un reato: turbativa d’asta.

Ma vediamole insieme queste situazioni ambigue. Nell’elenco figurano addirittura un lavoratore deceduto e due pensionati, oltre ai sette licenziati in attesa di giudizio. Tradotto in codice o in soldoni: dieci caselle che potrebbero restare “aperte” per nuove assunzioni. Ma rimane sempre il grosso punto interrogativo degli altri 20 posti che, per il Comune, resterebbero fuori dall’elenco. E se 10 possono essere “recuperati” come si farà per gli altri? Chi non rientrerà in questo contesto?

Da una parte Guarascio alza il tiro, dall’altra l’assessore Carmine Vizza insieme al suo “grande vecchio” Carmine Potestio e al solito Rino Bartucci adesso non hanno molta scelta. Se il Comune disconosce l’elenco, il primo a pagarne le conseguenze non potrà che essere Bartucci, ovvero il RUP (Responsabile unico del procedimento). Con tutto quel che segue.

Vizza ha un sacco di lavoratori che sono riconducibili a lui in quell’elenco, ma non manca la figlia di una dirigente regionale, il fratello di un ispettore di polizia, la figlia di un poliziotto, il genero del neoassessore Spataro. La decisione non è per niente semplice.

Dal braccio di ferro siamo passati alla partita a scacchi. Per domani il dirigente Bartucci è chiamato a dare una risposta rispetto a questo elenco prospettato da Ecologia Oggi e non c’è più tempo per le “tattiche”.

IL CONTENZIOSO

Ma non solo. L’assessore comunale all’Ambiente Carmine Vizza è stato convocato ed ascoltato nei mesi scorsi dalla Commissione Controllo e Garanzia di Palazzo dei Bruzi per le gravi problematiche legate al rapporto con Ecologia Oggi e con le tute gialle.

Vizza ha riferito che fin dal lontano 2014 “ho contestato e censurato il servizio di igiene urbana gestito dalla ditta Ecologia Oggi S.p.a. applicando sanzioni, tuttora in contenzioso, di circa tre milioni e cinquecento mila euro riferite a disservizi e mancata applicazione delle legittimità del servizio reso”.

La dichiarazione di Vizza è molto importante perché anche il Comune a questo punto (e non solo le tute gialle) conferma questo maxi contenzioso da 3 milioni 500 mila euro con l’azienda del patron Guarascio. E già questo potrebbe essere un elemento per far sì che l’azienda Ecologia Oggi S.p.a. non partecipi alla prossima gara del comune di Cosenza per l’appalto dei rifiuti.

E’ stata anche sollevata la questione riguardante la proroga di sei mesi ad Ecologia Oggi fatta nella determina n° 8 del settore Ambiente e Edilizia Privata n° 269/2016. La proroga infatti sarebbe in stridente contraddizione con le precedenti dichiarazioni di Vizza. Insomma, perché si è proceduto alla proroga per quest’azienda che probabilmente ha “rubato” 3 milioni 500 mila euro al Comune, invece di pensare direttamente al bando di gara?

Vizza ha risposto affermando che “la proroga doveva servire proprio per la preparazione del bando di gara”. Ma tutti sanno che la preparazione del bando di gara è andata avanti in maniera lentissima e di fatto 8 lunghi mesi non sono bastati.

Non solo: con la proroga ad Ecologia Oggi sono stati “regalati” a Guarascio ulteriori cinque milioni di euro e soprattutto con le stesse problematiche legate al numero delle forze lavoro effettivamente impiegate e alle diversità di contratti applicati a lavoratori che pur svolgendo le stesse mansioni vengono sottopagati senza che si sia mai proceduto alla rivisitazione del Piano dei servizi del personale del quale il Comune di Cosenza non sa niente.

Viene sollevato il problema dei lavoratori licenziati finora, compresi gli ultimi tre licenziamenti illegittimi. E’ stato chiesto a Vizza se il Comune fosse a conoscenza di queste unità che non sono più presenti nell’elenco e se vi fossero state applicate delle decurtazioni.

Vizza ha riferito che “le decurtazioni sono parte integrante della determina n°8 settore Ambiente e Edilizia Privata e sono state applicate solo per il periodo agosto 2016 – febbraio 2017”. Ma anche in questo caso Vizza gioca sporco perché i licenziamenti sono avvenuti prima di agosto 2016 e quindi il periodo sarebbe più lungo rispetto agli 8 mesi che indica Vizza.

Qualcuno, a questo punto, ha fatto notare che nella delibera con la quale si concede la proroga a Guarascio per oggetto vi è l’atto d’impegno di spesa di euro 3.941.071,28 e si precisa che la stessa è da considerarsi spesa ricorrente. E il termine “ricorrente” secondo le tute gialle ma anche secondo la più elementare logica, è quantomeno improprio perché, se esiste un contenzioso con l’azienda di Guarascio per disservizi e contestazioni, come può essere considerata una spesa ricorrente?

Messo con le spalle al muro, Vizza, come da copione consolidato nel “clan Occhiuto”, ha scaricato le responsabilità sul suo uomo di fiducia a Palazzo dei Bruzi ovvero l’ingegnere Arturo Bartucci. E si ritorna sempre, magicamente, al suo nome. L’attesa ormai è finita ed entro domani, o al massimo nella settimana, sapremo anche se questo contenzioso è stato “apparato” o se il Comune dichiarerà guerra a Guarascio sacrificando il culo (con decenza parlando) del solito Bartucci…