Cosenza, gli avvocati alzano la testa: sfiduciato Morcavallo

Oreste Morcavallo

Alla fine gli avvocati cosentini hanno alzato la testa ed hanno deciso di sfiduciare il presidente dell’Ordine Oreste Morcavallo. 

Servivano sette firme per mettere a punto una mozione di sfiducia ed una richiesta ufficiale di dimissioni al presidente dell’Ordine, impelagato, com’è noto, in una opaca vicenda riguardante un’evasione fiscale milionaria.

C’è voluto un po’ di tempo ma alla fine le firme sono arrivate. Oltre a quella di Emilio Greco, l’unico che aveva già chiesto le dimissioni di Morcavallo nell’immediatezza dei fatti, ci sono quelle di Francesco Calvelli, Claudio De Luca, Filippo Mancini, Giuseppe Le Pera, Giovanni Spataro e Giancarlo Gentile. 

“A seguito delle note vicende che hanno interessato l’avvocato Oreste Morcavallo – si legge nel documento dei sette avvocati cosentini – si è giunti alla determinazione di invitarlo a rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente del nostro prestigioso ordine, con effetto immediato”.

Gli avvocati spiegano poi le varie fasi che hanno portato alla svolta di oggi.

“In data 3 ottobre, all’esito di un immotivato rinvio della seduta consiliare dello stesso giorno, si era chiesta formalmente la convocazione ad horas di una nuova seduta al fine di consentire al presidente Morcavallo di rendere noti i “rilevanti fatti sopravvenuti e le motivazioni” che lo avevano determinato a riassumere le sue funzioni dopo essersi autospeso”.

I sette avvocati spiegano poi la “melina” di Morcavallo, che di rinvio in rinvio era arrivato a chiedere la convocazione del Consiglio, prima fissata tra il 6 e l’8 ottobre, poi per il 12, poi per il 13 e infine per il 24 ottobre…

“A questo punto – scrivono ancora i sette avvocati -, nella stessa data del 13 ottobre, veniva indirizzata via Pec al presidente e agli altri colleghi consiglieri una nuova nota nella quale si sollecitava ancora una volta la discussione sui “rilevanti fatti” che avevano portato Morcavallo a riassumere le sue funzioni e, ferma restando la fissata riunione consiliare del 24 ottobre, si chiedeva l’immediata convocazione del Consiglio non oltre il giorno 17 ottobre per discutere nella sola sede deputata…”.

Il presidente, al termine della mattinata di ieri, presente nei locali del Consiglio, non aderiva alla richiesta di confronto e a questo punto i sette avvocati hanno rotto gli indugi.

“Se il presidente avesse voluto confrontarsi con il Consiglio – concludono gli avvocati -, per come la vicenda che lo riguarda impone, ben avrebbe potuto (e dovuto) convocare la seduta consiliare nella giornata di ieri, vista peraltro la sua presenza in sede.

Tale stato di cose non è oggettivamente più tollerabile e il suo procrastinarsi rischia di essere oltremodo lesivo del prestigio dell’intera categoria. Si ribadisce pertanto l’invito all’avvocato Oreste Morcavallo di dimettersi dalla carica ricoperta”.