Cosenza. Gli Occhiuto e l’uomo-zainetto: una lunga storia d’amore e odio

La vera storia d’amore e odio tra Robertino Occhiuto alias il parassita e Giuseppe Nardi alias l’uomo-zainetto, nasce tanto tempo fa, nel periodo universitario di Robertino, negli anni Novanta. Sono stati colleghi (ché compagni accostato a loro fa un po’ ribrezzo) di Università fino al 2001.

Giuseppe Nardi apre il suo studio di commercialista nel 2005 ma svolge la sua professione in modo sporadico, senza grande successo. Ecco che si rivolge al suo amico di sempre Robertino per elemosinare qualche incarico visto e considerato che, intanto, Robertino dal 2005 è già consigliere regionale in quota Casini (nel senso di Pier Ferdinando…).

Ma il 2006 è un anno cruciale per Giuseppe Nardi e il suo inseparabile zainetto. Infatti, in quell’anno, a livello nazionale, si consuma la spaccatura nel vecchio Ccd tra Follini e Casini. Roberto Occhiuto continua ad essere fedele a Pier Ferdinando Casini ma viene tradito dai suoi fedelissimi, che invece seguono Follini. Tra i suoi fedelissimi-traditori, c’erano Piercarlo Chiappetta, già cognato di Mario Occhiuto e lo stesso Giuseppe Nardi. Che tra l’altro si fanno riprendere in prima fila dalle principali televisioni nazionali dietro il loro nuovo “capo” facendo imbestialire Robertino, che proprio allora iniziò le sue leggendarie sfuriate da “checca isterica” delle quali ride tutta la città.

Il signore vicino a Nardi si chiama…. Casini

Nel frattempo Giuseppe Nardi apre i negozi “tutto ad 1 euro” ma non riesce a concludere niente né nella sua professione di commercialista né come commerciante. E infatti è costretto a chiudere bottega con tanti debiti. Parola decisamente “familiare” in casa Occhiuto.

Preso dallo sconforto, insieme al mitico Piercarlo Chiappetta, ritornano in ginocchio da Roberto Occhiuto implorando perdono e giurando fedeltà a vita. Robertino Occhiuto, furbo e sadico come nessuno mai, butta nella spazzatura Piercarlo Chiappetta di cui non si era mai fidato, e capisce che invece può sfruttare Giuseppe Nardi ormai pieno di… zainetti, debiti e disperato.

Gli Occhiuto quindi, cominciano ad offrire a “Giuseppe tutto fare”, incarichi di responsabilità tra Comune e Provincia di Cosenza, nonostante non fosse possibile reclutare dirigenti esterni. Come da scontatissimo danno erariale successivo, con relativo dissesto e fallimento. Incarichi che prevedevano una responsabilità personale importante. Insomma, gli facevano firmare qualsiasi cosa e quando Giuseppe Nardi osava dire di no, Roberto gli ricordava i tempi della sua disperazione: un vero e proprio ricatto morale.

Ed è proprio in quel periodo che Giuseppe Nardi diventa “l’uomo-zainetto” degli Occhiuto. Uno sfruttamento che continua ancora oggi con la nomina di Nardi in Regione Calabria, quale responsabile del dissesto idrogeologico (soggetto attuatore per chi ama la precisione). Ci siamo chiesti più volte cosa ci “azzecca” uno pseudo ragioniere neanche tanto ‘spiartu’ con il dissesto idrogeologico, ma tant’è. Un incarico che ha fatto sorridere non solo i dirigenti e i funzionari della Regione, ma l’intera Calabria.