Cosenza, il regalo di Carnevale di Franz e compari (incappucciati): ecco quanto si metteranno in tasca

Il Comune di Cosenza è in dissesto. Una voragine la cui responsabilità è da attribuire esclusivamente a chi dal 1993 si è succeduto fino ai giorni nostri alla guida del Comune di Cosenza, nessuno escluso. Con responsabilità chiaramente più marcate per il cazzaro che negli ultimi 10 anni ha dato il colpo di grazia alle finanze “rubando” come minimo 160 milioni di euro, almeno per quello che sappiamo. 

Questo è un fatto ineludibile e più volte certificato. Ma il punto adesso non è questo.
Il punto è un altro. Un buon padre di famiglia, viste le ristrettezze cui sono costretti i propri figlioli, ovvero i cittadini amministrati – non ci sono i soldi per le luminarie, per tappare le buche in città, per curare l’igiene etc. etc -, stringerebbe la cinghia per tutti, a cominciare proprio da se stesso, dando così il buon esempio. Così farebbe un buon padre. Ma non è il nostro caso.

E sapete perché vi diciamo questo? Ve lo spieghiamo subito. Prendete la delibera 117 del 17/12/2021 avente per oggetto: “Determinazione della indennità di funzione agli amministratori e gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Anno 2021”, approvata dalla giunta Caruso e pubblicata A DICEMBRE 2021.  

Nero su bianco c’era scritto che le indennità di funzione sarebbero rimaste quelle che erano con una misera decurtazione del 10% non riferibile ad un personale ed auspicabile personale sacrificio dei nostri amministratori (assessori e consiglieri) si badi bene.

La decurtazione deriva da questa postilla: “Visto l’art. 1, comma 54 della Legge 23 dicembre 2005, n. 266 (finanziaria 2006), il quale stabilisce che per esigenze di coordinamento della finanza pubblica sono rideterminati, in riduzione del 10 per cento rispetto all’ammontare risultante alla data del 30 settembre 2005, gli importi delle indennità di funzione spettanti ai sindaci, ai componenti degli organi esecutivi e le indennità e i gettoni di presenza spettanti ai consiglieri comunali”, ovvero i “nostri” buon padri di famiglia hanno pedissequamente adottato la legge senza togliersi neanche un euro dalla lauta paghetta che percepiscono, ovvero hanno rimandato la palla nel campo avversario dicendo in soldoni che “il “nostro” non si tocca e i sacrifici continuate a farli voi”.
Ecco il cambiamento che tanto aspettavamo. Ma noi che siamo sgamati abbiamo trovato la magagna e come sempre l’abbiamo pubblicata già sotto Natale, quando è stata “partorita”. E non è certo un bel biglietto da visita per Franz e per i suoi compari, ovviamente tutti incappucciati…
Oggi che Carnevale si avvicina i papponi hanno saputo che c’è una nuova norma grazie alla quale avrebbero potuto anche aumentarsi le indennità e così vanno a riscuotere ancora di più e dunque il “cappuccio” acquista più valore: simu a Cusenza compa’…

Applicando la nuova norma, gli uffici comunali hanno rideterminato le indennità degli amministratori di Palazzo dei Bruzi. A Cosenza, quindi, il compenso del sindaco passa da 4.700 euro circa a 6.826 nel 2022 (e diventerà 8.011 nel 2023 e 9.660 nel 2024). Il vicesindaco, che fino al 2021 ha percepito un’indennità di 3.500 euro, riceverà nel 2022 5.120 euro (6.008 il prossimo anno e a regime, dal 2024, 7.245). Per assessori e presidente del Consiglio l’indennità fin qui erogata era pari a 2.800 euro circa. Passerà a 4.096 euro nel 2022 e salirà a 4.806 nel 2023 e a 5.796 nell’anno successivo.

Ecco il dettaglio con l’augurio più sentito che molti di questi soldi vi servano per… medicinali…

INDENNITA’ SINDACO, ASSESSORI E PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AUMENTATE