Cosenza, la vergogna dello stadio: Sergio Crocco “demolisce” il cazzaro

Ritorniamo, doverosamente, sull’ennesima figuraccia su scala nazionale della città di Cosenza causata dalle “genialate” del sindaco cazzaro. Ci riferiamo alla partita rinviata (e poi recuperata) tra Cosenza e Benevento e alle condizioni indecenti in cui versa il terreno di gioco dello stadio “Gigi Marulla” nonostante i soldi e i lavori annunciati. 

Sabato notte, sulla bacheca di Sergio Crocco, è andato in scena un gustosissimo “duello” tra il popolare Canaletta e il cazzaro de noantri, che cercava goffamente e pateticamente di difendersi e di dare la colpa al qualcun altro di turno. Di seguito, le “palate” di Sergio Crocco (e non solo…) all’indirizzo del primo cittadino più squallido d’Italia. 

Tutto nasce da questo post di Sergio Crocco, che evidentemente ha urtato la “sensibilità” del delinquente: 

I peggiori non sono i ladri e i tangentisti. Quelli sono delinquenti che fanno il loro lavoro. I peggiori sono i leccaculo che se ti lamenti dei 270.000 euro dei cittadini di Cosenza rubati per rifare un terreno di gioco a colpi di creste e tangenti, ti dicono che sei nemico di Cosenza.

“Sarà il migliore terreno di gioco d’Europa”. (Cit. …..)
Infami.

Dopo la replica del sindaco (alla quale non crede neanche lui, oltre che i suoi lecchini) ecco le dure risposte di Crocco (padre e figlio) e del consigliere Cipparrone. Alle quali non è seguita più nessuna risposta del cazzaro.  

Ci sono state irregolarità o no? Ci sono state, è evidente. Altrimenti non saremmo al punto che due ore di pioggia impedissero di giocare una partita. Perché ci sono state irregolarità con ben 270.000 euro spesi dai cittadini cosentini? Può un cittadino come me e come tutti gli altri cittadini liberi chiedere conto di cosa è successo? E’ EVIDENTISSIMO che 270.000 euro NON SONO STATI SPESI TUTTI, altrimenti non saremmo a questo punto. Dunque c’è chi ha fatto la cresta, è matematica. Io aspetto sempre che la silente procura di Cosenza batta un colpo e ci dica chi ha preso mazzette, chi ha rubato, chi ha commesso irregolarità. Chi non ne ha commesse può stare tranquillo. dunque perché ti scaldi, sindaco? La comprendi la vergogna che ci state facendo provare davanti all’Italia intera, oppure il sindaco, che poche ore prima di Cosenza-Verona si faceva fotografare ridente sul terreno di gioco, adesso se ne tira fuori? Vai in procura domani mattina e denuncia chi ha barato. Fallo subito o statti cittu, almeno sulla mia bacheca. Violenza inaudita u cazzu, scusa eh! (Sergio Crocco)

Dal 5 settembre sono passati 3 mesi abbondanti. Nel frattempo che capite rinvieranno tutte le partite precedute da due ore di pioggia. 300.000 (30.000 in più di quanto si sapeva) euro dei cosentini spesi per questo scempio. Fà na cosa, mindaci nu varco. (Sergio Crocco)

Che quei lavori erano arronzati era chiarissimo a tutti già a fine agosto. Io lo scrissi 300 volte mentre tu dicevi che il terreno sarebbe stato il migliore d’Europa e i tuoi lecchini mi bollavano come nemico della città. In questa storia ci hanno sguazzato disonesti e delinquenti e noi abbiamo il diritto di sapere chi sono. (Sergio Crocco)

Caro signor sindaco, ma nsomma sti soldi sono stati spesi o no? Prima mi dice che abbiamo speso quasi 300.000 euro, poi che non abbiamo cacciato neanche mezzo centesimo. Ma al di là di confusione e scaricabarile a caso, mi dica, egregio sindaco, se lei di campi non ne capisce (comprensibile eh) per quale assurdo motivo si è messo a fare dichiarazioni del tipo “manto erboso migliore d’Italia”? Non è che per caso voleva fare la solita passerella?
E mi dica, illustrissimo sindaco, se adesso dice che sono stati fatti degli errori come mai dopo la partita contro il Verona se la prese con quei “cattivoni” della lega invece di ammettere che forse forse qualcosa è andato storto?
Io le ribadisco la stessa cosa che le dissi ai tempi, magnifico sindaco: l’umiltà e la capacità di ammettere gli errori è la qualità più importante che può avere un uomo. A mio modesto parere, lei su questo ha evidenti carenze. (Simone Paolo Crocco)

L’unica certezza di questa assurda storia è una, sindaco Mario Occhiuto: bastano 2 ore di pioggia per far sì che il campo diventi impraticabile… Non ci sono né alibi e né scuse per chi è responsabile di questi pessimi lavori, so che tu non accetti tutto ciò ecco perché da subito ti chiedo di trovare i responsabili… Che sappiamo chi sono e a cui chiedere i danni. Altre storie e presunte giustificazioni né i cosentini e né i tifosi, dopo oggi, si possono accampare… con il coraggio che ci contraddistingue, ognuno dalla sua parte, devi dare soddisfazione a questa tifoseria che ama il Cosenza a prescindere… (Giovanni Cipparrone)