Cosenza è in mano al clan Occhiuto-Procura

di Giacomo Fiertler

Ho sempre creduto, grazie all’educazione e alla cultura ricevute, nei valori che sono alla base dell’esistenza degli esseri umani e nonostante tanti lati oscuri, ho sempre pensato che il confronto, la pazienza, il fare le cose per bene, il denunciare gli abusi ricevuti agli organi competenti, il rispetto delle regole, etc… portassero a condurre una vita regolare che rispecchia la persona che sei.

Beh, ho capito che a Cosenza finora questa è stata una favola, un’utopia, una leggenda che è come la storia finta di ALARICO.

Nella nostra amata città, purtroppo finora, per stare tranquillo, non avere problemi, non essere perseguitato dalla Procura cittadina e non subire aggressioni e minacce malavitose, dovevi intrallazzare, fare traffici loschi e più in generale non rispettare le leggi con Occhiuto & Co. Questa era la parola d’ordine, la CONDICIO SINE QUA NON…
Basta vedere ciò che ha fatto e che continua a fare il più squallido sindaco della storia cittadina, e le persone che operano nel suo cerchio magico hanno tutti le stesse caratteristiche. Per far parte del suo ENTOURAGE ci sono delle REGOLE necessarie, ne cito qualcuna tra le più importanti:
1- Devi essere stato in carcere (o con lui o per fatti tuoi);
2- Devi essere disposto a tutto;
3- Non devi fare domande, solo eseguire ordini e rispettare le sue volontà (ovviamente solo cose contro legge)… ed altro che francamente mi fa schifo continuare ad elencare.

Di contro ti offre tanti soldi che devi dividere con lui o con cui saldi i debiti che aveva nei tuoi confronti e l’IMPUNITA’ totale garantita (eccezion fatta per i casi in cui si vede perso ed inizialmente scarica le sue malefatte sugli altri, vedi i dirigenti suoi complici, perché lui poverino non sa mai niente, non vede mai niente, diciamo per facilità che vive su Marte o cade dalle nuvole).

La foto segnaletica di Antonio Scarpelli, titolare della Med Labor

A Cosenza si affidano lavori milionari a gente che è stata arrestata in FLAGRANZA DI REATO per traffico di COCAINA e nonostante “lo sbianco” i lavori continuano tranquillamente ad essere affidati a costui.

A Cosenza si appattano le gare d’appalto di lavori di decine di milioni di Euro, filmati ed intercettati dalle Forze dell’ordine, ma la PROCURA guidata prima da Granieri e ora da Spagnuolo archivia tutto e fa finta di niente.

Potrei continuare per mesi, scrivendo un’enciclopedia dal titolo “Le PORCHERIE di Occhiuto e della Procura di Cosenza guidata da Granieri dal 2013 al 2016”.

Cari AMICI, PARENTI e Lettori tutti, dovete sapere che alla Procura di Cosenza e per l’esattezza da Granieri, Assumma, Cozzolino, Cestone e la Marletta (moglie di Granata), per fare piacere alla Occhiuto & Co. sono stati disposti a tutto. In vari episodi hanno dimostrato che, qualunque cosa accada a Cosenza, si costruiscono indagini fantasiose e mi si attribuisce la colpevolezza di reati che mai avrei potuto commettere.

Giusto per raccontarvi le ultime due barzellette:

sono stato rinviato a giudizio per ABUSO D’UFFICIO (io???…e di quale ufficio avrei abusato? Di quello di casa mia? VERGOGNA!!!) ed una settimana dopo invece sono stato rinviato a giudizio per SEQUESTRO DI PERSONA rispetto ad una vicenda dove io semmai sono la parte offesa, ma è stato alterato tutto e nonostante mancassero gli elementi, questi sono stati i provvedimenti a mio carico. Qualcuno di Voi nota accanimento nei miei riguardi da parte degli uffici o di alcuni membri della Procura?

A Cosenza funziona così, io denuncio fatti lampanti con prove schiaccianti e persone identificate, che vengono interrogate e confermano ciò da me indicato in querela ed alla Procura mi portano a passeggio dicendomi che i tempi della giustizia sono lunghi, ora manca la notifica, ora manca il giudice, ora ci sono ulteriori indagini, insomma quando non gli conviene essere efficienti allungano il brodo per poi, nonostante tutto, chiedere l’archiviazione fino alla terza volta per la medesima querela (Cozzolino, che peraltro non capisco come faccia a gestire procedimenti a carico di persone con cui si intrattiene in passeggiate amichevoli per la vie del centro e le cui fotografie sono di pubblico dominio sul web).
Cozzolino (quello più alto) e Potestio

Al contrario, invece, Occhiuto o chi per lui segnala elementi che sono bugie colossali agli uffici di Procura e si aprono procedimenti a mio carico che peraltro vengono chiusi in tempi record (dalla querela al rinvio a giudizio 30 giorni). Anche questa nota, che non è altro che la manifestazione del disappunto di un libero cittadino che è stato bersagliato da un gruppo di potere (che ha le sue radici nella politica come nella magistratura deviata, nelle istituzioni e nella delinquenza), potrebbe diventare una querela per diffamazione, che come già successo in altro procedimento si è tramutata in un decreto penale di condanna che è stato opposto ed attualmente il procedimento pende in appello.

Non mi sorprenderebbe se anche questo mio pensiero finisse ancora una volta sui tavoli della Procura cittadina con le scontate e prevedibili conseguenze per me, esattamente il contrario di ciò che è avvenuto quando ad essere diffamata era la mia persona, più di una volta, con un epilogo (anche questo) scontato: ARCHIVIAZIONE!!!
Il presidente interdetto
Ora mi manca che :

1- L’operaio è morto alla funivia di Lorica per colpa mia;
2- A Granata l’ho nominato io presidente del Consorzio ed io gli ho gestito le operazioni di voto di scambio, corruzione elettorale, etc..;
3- Io faccio la turbativa d’asta per le gare comunali;
4- Io prendo le tangenti per gli appalti;
5- Io sono amico di Barbieri, Clini, Hauser, etc.;
6- Io ho affidato il Castello agli amici degli amici per poche decine di Euro a chi l’ha violentato facendone un locale danzante (una follia);
7- Quell’ANGIOLETTO di nome Giancarlo (RIP) è morto nella piscina comunale a 4 anni per colpa mia.
E così via…
A proposito di questi ultimi due punti, tengo a precisare che nessuna di queste strutture, nè il Castello Svevo, nè la piscina Comunale sono state poste sotto sequestro dalla Procura di Cosenza, neanche per un’ora.

L’ex-bocciodromo/Aula bunker invece è sequestrato dal 20 febbraio 2016, ormai più di un anno, solo ed esclusivamente per fare un piacere ad Occhiuto. Il tutto ad opera del sostituto procuratore Assumma, che non si è accontentato dei 2 rigetti della misura cautelare del sequestro preventivo da parte dell’ufficio Gip e si è rivolto al Tribunale del Riesame (senza accanimento), dove la Marletta (moglie di Granata) in composizione collegiale ha accordato il sequestro. Come si può fare un sequestro preventivo dopo 3 anni d’indagini che non hanno portato a nulla, perché nulla d’illecito c’era da far emergere? Spero che il dott. Assumma un giorno dovrà spiegarlo a qualcuno.