Cosenza, Misiti (M5s) denuncia: “Ennesimo guasto al reparto dialisi dell’ospedale dell’Annunziata”

Foto di Fabrizio Liuzzi

“Ho appena ricevuto una comunicazione, da parte di un paziente dializzato, dell’ennesimo guasto, dell’apparecchio di osmosi che serve a far funzionare i reni artificiali del reparto di dialisi dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza. Ancora un disservizio che va a gravare sulla pelle dei pazienti che già vivono nel quotidiano la loro malattia/disabilità”.

E’ quanto si legge in una nota di Massimo Misiti, Portavoce Movimento 5Stelle alla Camera dei Deputati.

“Per poter “vivere” il paziente con insufficienza renale ha necessità assistenza, di cure, di dialisi a cui si deve sottoporre anche più volte a settimana, ha bisogno di macchine che funzionino sempre, e queste a loro volta necessitano di assistenza immediata. Si è sempre tutti pronti a parlare di episodi malasanità, di medici “assassini e delinquenti” di personale sanitario irresponsabile e menefreghista, c’è sempre di tutto e di più, e a volte quanto denunciato corrisponde anche a vero, ma io, oggi, mi pongo questa domanda: “ma quanto c’è di sanità malata? Cosa c’è dietro a contratti e gare non molto trasparenti? Quanto costa tutto questo alla salute dei cittadini? Quanto nuoce tutto ciò?”.

Oggi l’ennesimo disservizio: si guasta, e non è la prima volta, un apparecchio che serve a far funzionare le macchine per la dialisi dell’ospedale di Cosenza, ed in un momento storico di alta tecnologia in cui tutto si può risolvere on-line serve, al presidio sanitario bruzio invece serve un tecnico che fisicamente giunga da un altro capoluogo di provincia per risolvere il problema; è inammissibile, non si può non più accettare che alle denunce non ci siano risposte.

È fuor di dubbio che tutto questo ora vada monitorato. I pazienti dializzati in tutta la Calabria, da Reggio Calabria a Tortora, a Sibari, sono più di 1300, con la tendenza ad aumentare, e dovrebbero avere un’assistenza tale che permetta loro di vivere la propria disabilità in modo dignitoso. Non si può più accettare un insufficienza di postazioni e/o di personale. Il paziente con insufficienza renale non è un paziente che decide di star male e di legare la propria vita ad una macchina, ma se ciò succede questa deve funzionare. E’ necessario far cambiare questa tendenza di denunce senza risposte e se necessario che si organizzi un “focus on” sugli ospedali e i disservizi in campo sanitario a Cosenza e in tutta la Calabria”.