Cosenza, morte al Pronto soccorso. Potere al Popolo: “Colpa delle scelte scellerate della politica”

Un altro decesso riporta all’attenzione della cronaca la disastrosa situazione del Pronto soccorso di Cosenza.
Al contrario di molti riteniamo che questi casi di malasanità vanno addebitati non al personale in servizio, che avrà anche delle colpe, ma principalmente alle scelte scellerate della politica degli ultimi anni.

È stata infatti la politica a scegliere di chiudere o ridimensionare alcuni ospedali della provincia di Cosenza, è stata la politica a tagliare i posti letto, sono state scelte politiche quelle di bloccare il turnover, è stata la politica e i politicanti calabresi ed i manager da loro nominati, incapaci di attuare giuste scelte economiche, di sanare i bilanci, frenare gli sprechi , a portare al disastro sanitario che viviamo come cittadini ogni giorno. Ed ecco così che, sul Pronto soccorso di Cosenza, progettato per far fronte alle esigenze del capoluogo, a causa di queste scelte assurde ricade il peso sanitario di tutta la Provincia. Peso portato dagli operatori sanitari, costretti a visitare decine di utenti in spazi ridotti, sottoposti a notevole pressione dovuta all’immane mole di lavoro e quindi costretti a lavorare con poca serenità . Tutto questo va a gravare sulle spalle dei cittadini, stipati nei corridoi adibiti a stanze, senza alcuna privacy, stesi su decine di barelle anche per giorni, in effetti ricoverati in quegli ambienti per mancanza di spazi nei reparti. Persone in gravissime condizioni di salute, anche in fin di vita, esposte alla vista di tutti. Condizioni da ospedale da guerra. È impossibile in tale situazione ricevere e dare servizi sanitari efficienti. Spazi inadeguati , servirebbe un nuovo ospedale.
Ed ecco il sogno del nuovo ospedale ovvero “il grande bluff”. 

È notizia recente che il Consiglio Comunale di Cosenza ha deciso che il nuovo ospedale dovrà essere costruito nell’area compresa tra Viale della Repubblica e Contrada Muoio Piccolo, in netto contrasto con quanto deliberato dalla Regione Calabria che con uno studio di fattibilità aveva individuato a Vaglio Lise il sito dove realizzare l’opera.
Questa condizione di stallo si tradurrà in un ulteriore allungamento dei tempi con pericolo che il finanziamento di 250 milioni già stanziato dal governo si perda. La recente inchiesta “Passepartout ” che vede al centro i grandi affari sulle grandi opere tra cui il nuovo nosocomio (una cupola della quale farebbero parte il sindaco Occhiuto, il Governatore Oliverio e l’ex Vice presidente della Regione Calabria Adamo) , non potrà che peggiorare l’iter per l’inizio dei lavori. Cosi’ a causa delle liti per spartirsi il bottino, ancora oggi non sappiamo se e quando, ma principalmente dove verrà costruito il nuovo Ospedale.

Come Potere al Popolo siamo parzialmente soddisfatti del decreto emanato dal governo in quanto ha recepito in parte le nostre richieste espresse mesi fa e formalmente a mezzo stampa. Il decreto ora va completato. Vanno chiariti i criteri di scelta dei nuovi Commissari e Direttori Generali, vanno scelti in base a reali titoli, esperienze positive maturate, non per la coccarda sul petto oggi gialla, ieri rossa domani nera. Vanno chiariti gli obiettivi, vanno indicate delle priorità, la prima e garantire il diritto alle cure efficienti ed efficaci a tutti e in modo gratuito. Va instaurato un controllo popolare delle prestazioni che affianchi il lavoro dei dirigenti sanitari.

Ma intanto a Cosenza, ma anche a Vibo, la situazione è grave, urge un intervento del governo ad iniziare dalla nomina di una persona realmente competente come nuovo direttore generale, non è certo confermando l’attuale manager che si può pensare d’iniziare un reale cambiamento visti anche i penosi risultati in termine di qualità e velocità delle prestazioni. Risultati pessimi anche usando il criterio “economico” che tanto piace a questi politicanti, infatti i bilanci sono fallimentari anche se con artefici si cerca di farli passare come se fossero chiusi in pareggio.

Potere al Popolo Cosenza