Cosenza, nuovo ospedale. Anche la minoranza s’è accorta che c’è un processo sul piano di fattibilità “truccato” di Palla Palla e compari

C’è voluto un po’ di tempo ma alla fine l’opposizione al Comune di Cosenza è “riuscita” a ricordarsi che è in corso un processo per il fantomatico studio di fattibilità per il nuovo ospedale a Vaglio Lise (Cosenza, nuovo ospedale: il processo a Catanzaro). Un processo iniziato circa un anno fa e che è incentrato su un’accusa che è tutto un programma, dal momento che si ipotizza una gara “truccata” ai bei tempi di Palla Palla presidente della Regione. Ormai da giorni ci chiediamo come si fa a far passare una delibera di Giunta che poggia quasi esclusivamente su un piano di fattibilità sub iudice e avevamo perso ogni speranza rispetto alla volontà della minoranza di dire le cose come stanno. Oggi finalmente i consiglieri di opposizione Francesco Caruso, Cito, D’Ippolito, Dodaro, Lucanto, Ruffolo, Spadafora e Spataro hanno firmato una nota congiunta sul tema.

“E’ assurda la scelta di Vaglio Lise e il piano di fattibilità è poco chiaro – scrivono -. Riteniamo completamente assurda e carica di prospettive negative per Cosenza e l’area urbana la scelta dell’amministrazione comunale del sito di Vaglio Lise per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza. Questa illogicità parte da un vizio di origine ovvero lo studio di fattibilità, promosso dalla giunta Oliverio, costato 700 mila euro e oggetto di un’inchiesta ancora in corso da parte della procura della Repubblica di Catanzaro. Uno studio che non prese in considerazione altre comparazioni e che fu, al di là di altre responsabilità tutte da accertare, orientato a una scelta devastante per Cosenza.

Vaglio Lise deve essere bonificata, i terreni devono essere espropriati, l’ubicazione non risponde a nessun criterio di espansione urbanistica. Il progetto licenziato dalla giunta guidata da Mario Occhiuto prevedeva la costruzione del nuovo ospedale a contrada Muoio, la ristrutturazione dell’Annunziata, una volumetria del tutto minore e la valorizzazione dell’area sud di Cosenza. Al netto di un’inchiesta in corso (che in ogni caso getta un’ombra sulla credibilità dell’operazione e che, pure in una lettura garantista che sempre prediligiamo, avrebbe dovuto suggerire maggiore prudenza) decidere con pervicacia per Vaglio Lise è un passo avventato, scriteriato e assurdo, che speriamo possa incontrare più approfondite e adeguate riflessioni in sede di dialogo con la Regione. Franz Caruso ignora i sindaci dell’area urbana e con prepotenza vuole imporre una scelta che significherebbe la morte definitiva del centro storico di Cosenza e la proposizione di un’idea senza alcun senso”.