Cosenza, ospedale dell’Annunziata: colletti bianchi al lavoro per salvare il soldato Mena Panno

Achille Gentile

Cosenza, ospedale dell’Annunziata: i colletti bianchi al lavoro per salvare il soldato Mena Panno

Interessanti novità sul fronte Filomena Panno, la dirigente dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza sollevata dall’incarico di direttore del Personale (o Risorse Umane, come dicono quelli bravi) per aver prodotto una falsa dichiarazione.

La Commissione disciplinare aziendale ha inoltrato la lettera di contestazione alla dottoressa Panno ed entro fine mese sapremo gli esiti del procedimento che a rigor di logica e di legge non potrà che essere il licenziamento disciplinare.

Il percorso è stato lungo e tortuoso, considerato che diversi ambigui dirigenti hanno mosso le loro pedine per far saltare l’intero procedimento.

Ci riferiamo in particolare all’ex direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Achille Gentile, per gli amici Achilluzzu, e all’ex direttore amministrativo Sergio Diego che, timorosi di essere coinvolti nella vicenda per aver conferito l’incarico contestato, si sono non troppo segretamente riuniti presso gli uffici dell’Asp di Cosenza assieme alla loro amica e compaesana (di Oriolo come Sergio Diego) per studiare la giusta strategia.

Purtroppo per loro la tenacia dei vertici dell’Annunziata di Cosenza per il momento ha impedito loro di raggiungere l’obiettivo ed entro fine mese sapremo quale sanzione disciplinare verrà inflitta.

I boicottaggi ovviamente continuano ed Achilluzzu, che teme per il suo delicatissimo deretano prima ancora che per quello della sua amica Mena, ha già sguinzagliato i suoi protettori presso la Corte dei Conti e il Tribunale di Cosenza, dove si vanta di avere un ottimo rapporto col Gattopardo Spagnuolo e con la presidente della Sezione Lavoro, la dottoressa Silvana Ferrentino (nota in tutta Italia per avere sanzionato la terribile depressione cronica di Raffaele Mauro Faccia di Plastica), così da mettere tutto a tacere o quantomeno restare fuori dagli strascichi e dalle responsabilità amministrative che questa triste vicenda si porterà dietro.

Filomena Panno invece, grazie alle sue amicizie politiche, nel Rotary e nell’Inner Wheel e al suo sindacato Fedir ha avviato una campagna mediatica denigratoria contro i vertici dell’Azienda Ospedaliera.

E’ di qualche giorno fa un comunicato sindacale Fedir che attacca il direttore amministrativo Laura Coppola impegnata più di tutti a pretendere verità e giustizia sulla vicenda.

Pur non volendo entrare nel merito delle contestazioni sollevate, ci chiediamo dove fosse il sindacato Fedir quando una componente della sua segreteria nazionale, la dottoressa Panno appunto, violava la legge dichiarando il falso per ottenere l’incarico di direttore del Personale a discapito di un’altra dirigente partecipante alla selezione. Ci chiediamo come mai il sindacato Fedir, molto attento all’albo pretorio dell’ospedale di Cosenza (solo da quando è stata allontanata una sua rappresentante), non presti la stessa attenzione nel documentarsi sulle interrogazioni parlamentari a carico dei dirigenti pubblici, in special modo se iscritti Fedir. La mission di un sindacato non è quella di salvare ad ogni costo e vendicare gli amici che sbagliano, specie se accusati di reati penali e amministrativi contro la Pubblica Amministrazione.

Tuttavia, qualora si fossero distratti, invitiamo i rappresentanti Fedir a leggere attentamente i contenuti dell’interrogazione parlamentare http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1141071/index.html

e della delibera aziendale n. 99/2020 con le quali si fa luce sugli illeciti commessi dalla componente (fino a dicembre 2017) della segreteria nazionale Fedir, dottoressa Filomena Panno.

Mena Panno nel frattempo risulta ancora in malattia, afflitta da una terribile forma ansioso-depressiva (attenti alla Ferrentino…) certificata da un dirigente medico dell’Annunziata. Strano, però: se le attività ambulatoriali ospedaliere sono chiuse al pubblico come avrà fatto a prenotare la visita e a pagare il ticket in così breve tempo nonostante le lunghe liste d’attesa? Pur non volendo violare la privacy della malcapitata dirigente, saremmo curiosi di leggere il referto del dottore. Così, giusto per capire se la dottoressa Panno sta preparando un bel ricorso per mobbing contro la Panizzoli e ottenere magari un altro risarcimento danni come già capitatole all’Asp di Cosenza dove ha incassato con la delibera n. 277 del 23 febbraio 2018 la modica cifra di 100 mila euro circa per un “danno alla professionalità”.

Probabilmente quella stessa professionalità messa sotto i piedi quando ha commesso un reato penale dichiarando il falso per ottenere un incarico. Così vanno le cose a Cos… Angeles!