Cosenza, psicosi vaccinazioni: “I nostri bambini non devono essere trattati come cavie”

Egregio direttore,

sono un padre che ha la propria figlia alla scuola elementare “De Matera” di Cosenza. In questo periodo – come tutti sappiamo – si sta vivendo la psicosi del “certificato delle vaccinazioni”. Le scuole stanno diventando il braccio esecutivo di una Asp sempre più assente. Bambini minacciati di non entrare più a scuola se non esibiscono il fatidico CERTIFICATO. La scuola che non conosce le leggi sulla privacy ma anzi si arroga il diritto di “terrorizzare” i bambini per chissà quale “epidemia” debba esserci alle porte…

Mia figlia di 8 anni, giusto un anno fa, si è vaccinata per morbillo, rosolia e parotite e da quella iniezione ha subito una reazione allergica che ci ha visti costretti a portarla al pronto soccorso, dove è stato attestato che ha avuto una reazione al vaccino del morbillo.

Morale della favola: la mia bambina dovrebbe fare il “richiamo” dello stesso vaccino che le ha provocato tale reazione. Perché dovrei fargli fare lo stesso richiamo? Perché la sua pediatra ed il servizio vaccinazione mi dice che la reazione avuta è normale ma nessuno mi certifica che può fare il richiamo e non essere esonerata?

Mi invitano ad autocertificare la non volontà dei genitori a vaccinarla. Mi sento un accanimento addosso al pro vaccino e nessuno mi certifica che tale iniezione non potrà provocare nulla. Perché le dosi del vaccino sono tre in una unica iniezione? Perché non si possono fare singolarmente escludendo il vaccino che le ha provocato una reazione? Non accetto che i nostri bambini debbano essere trattati come cavie da laboratorio per una volontà di vaccinare senza che nessuno se ne assuma la responsabilità! Andrò in difetto e pagherò la multa ma non sottoscriverò mai una dichiarazione che toglie ai medici, lautamente pagati dal servizio nazionale, la responsabilità di attestare se un bambino può o meno essere vaccinato.
Sono stanco di combattere per i miei DIRITTI che giornalmente vengono calpestati da chi ha solo titoli e poca professionalità in merito. Distinti saluti.

Lettera firmata