Cosenza, qui Annunziata: donazioni di sangue in cambio del vaccino anti Covid (di Francesca Canino)

di Francesca Canino

Nei giorni scorsi, abbiamo pubblicato la lettera di un donatore di sangue che ci ha informato su alcune iniziative intraprese dal Centro trasfusionale del nosocomio bruzio. Al donatore era stata comunicata la possibilità di vaccinarsi contro il Covid-19 (http://francescacanino.blogspot.com/2021/03/lettere-ospedale-di-cosenza-donatori-di.html), se fosse andato a donare.

È opportuno sottolineare che i donatori non rientrano tra le categorie prioritarie da sottoporre a vaccinazione, come ha ribadito Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, nella lettera indirizzata anche alle associazioni e federazioni dei donatori del sangue, pur riconoscendo il ruolo fondamentale dei donatori per l’intero Sistema sanitario.

All’Annunziata, invece, pare abbiano fatto partire la campagna vaccini per chiunque avesse voluto donare il sangue e questa notizia ha fatto pervenire al Centro trasfusionale un buon numero di nuovi donatori. Un’ottima operazione per incrementare la raccolta di sangue in cambio della somministrazione del vaccino e anche per guadagnare consensi. Occorreva, tuttavia, ricordare che la donazione di sangue, così come degli altri organi, è volontaria e gratuita, non può, dunque, ridursi al classico “do ut des”.

I bene informati riferiscono che l’iniziativa non sembra essere stata autorizzata dai vertici dell’Azienda Ospedaliera, nonostante sia stato rilasciato ai donatori vaccinati un’attestazione della somministrazione della prima dose, riportante anche la data in cui avrebbero ricevuto la seconda dose.

Riferiscono ancora che, pochissimi giorni fa, quando le somministrazioni dei vaccini per i donatori sono state bloccate, il ‘boom’ delle donazioni si è arrestato.

Resta ora da capire dove sono state reperite le dosi somministrate, considerato che i vaccini sono consegnati dall’esercito alla Regione, la quale provvede a distribuire le dosi in lotti numerati agli ospedali e alle Asp. Ancor di più è importante sapere se ai donatori è stato fatto il tampone prima della donazione di sangue e se riceveranno la seconda dose, visto che l’operazione è stata interrotta.