Cosenza strapazza Trinchera: “Ha offeso la città”

La conferenza stampa del diesse Trinchera invece di rasserenare gli animi li ha esasperati ancora di più. Non è un grande oratore il leccese e al di là della simpatia, che è notoriamente soggettiva, non brilla neanche per diplomazia. Per un tifoso del Cosenza non è stato bello ascoltare che la nostra non è una piazza ambita, che non ha l’appeal. Qualsiasi sia stato l’intento, e ancora di più se era quello di giustificare il mancato arrivo dell’attaccante per completare la rosa, è stata la classica battuta infelice. Potremmo definirla gaffe o magari in cosentino “marrone” o “torrone” ma poteva risparmiarsela, non ce n’era bisogno, specie dopo aver detto che Braglia era perfettamente d’accordo sulla “strategia”. Ma Trinchera non si è trattenuto, l’ha detto e ormai è andata, cosa fatta capo ha.

La reazione della piazza è stata veemente, sui social i commenti irriferibili sono ormai centinaia, molti tifosi del Cosenza sono sdegnati e offesi. Non sarà facile per Braglia cercare di portare serenità.

“Quando si offende una città pur di giustificare il proprio padrone – ha scritto Sergio Crocco -, la cosa più importante a mancare non sono le capacità, ma la dignità. (Cit. Francesco ed è il mio pensiero paro paro).
Trinchera è un pagliaccio leccapiedi che sputa nel piatto dove mangia. Io sto con Piero Braglia”.

Anche Patrizia De Napoli sulla pagina Fb di 101esimo Minuto non è stata tenera con il leccese. “Si, peró, questa “denigrazione” continua alla città, non mi piace. L’appeal di una squadra, per un calciatore, é sempre stato l’ingaggio, da sempre. Se il presidente non ha dato limiti di spesa, perché aspettare l’ultimo giorno? In tre mesi nessun elemento consono a Braglia? Bah… P.s. nessuno voleva il nome, la gente chiedeva semplicemente il “ruolo”.

La posizione del tifoso medio è semplice: ma quale appeal? Quello che conta è il dinero. E come dargli torto? Sarebbe stato più giusto dire non abbiamo le possibilità economiche di altre società oppure non vogliamo fare investimenti di una certa importanza. Ma se avesse detto questo avrebbe certamente urtato la sensibilità del patron, che, anzi, viene tenuto fuori dalla bagarre e gratificato per un intervento che avrebbe comunque assicurato. Sempre però che si fosse trovato il profilo confacente… che al mercato mio padre comprò.

Il tifoso del Cosenza in realtà conosce bene l’appeal che ha portato Maxi Lopez a Crotone e Denis a Reggio e si sente fottere, è più forte di lui, in fondo fa parte della natura del tifoso sognare e volare alto. Ma Guarascio che ne sa di cosa significa essere tifoso? Davanti a una situazione così simile al cul de sac, il tifoso allora sceglie la strada del sarcasmo e nel montaggio che correda questa piccola testimonianza, nel quale si ironizza sul budget a disposizione di Trinchera, c’è tutta la natura di questa surreale querelle.

Abbiamo provato a prendere la punta… ma poi volevano cose in cambio tipo soldi… Così vanno le cose a Cosenza.