Crotone. Udienza preliminare per aggressione Davide: tensione tra la famiglia del giovane e l’imputato

CROTONE – E’ stata rinviata al prossimo 3 aprile l’udienza preliminare del processo per l’aggressione a Davide Ferrerio, il 21enne di Bologna che, per uno scambio di persona, è stato brutalmente picchiato mentre passeggiava per le strade di Crotone l’11 agosto 2022. Davanti al gup, Elvezia Cordasco, è  comparso solo Nicolò Passalacqua, accusato di tentato omicidio in quanto autore del pestaggio che ha ridotto in fin di vita Davide Ferrerio. Per gli altri due imputati,  Anna Perugino ed Andrej Gaju – che devono rispondere di concorso anomalo in tentato omicidio – erano presenti i difensori Mauro Buono e Michele Lo Prete.  In aula c’erano i familiari della vittima che hanno indossato una maglia con la scritta: “Giustizia per Davide”. Un’udienza difficile durante la quale non sono mancati i momenti di tensione tra la famiglia della vittima e l’imputato. Il dibattimento è stato sospeso più volte dal giudice.

Il rinvio dell’udienza è stato deciso dal gup che ha accolto l’istanza avanzata proprio dalla famiglia Ferrerio che, attraverso gli avvocati Gabriele Bordoni e Fabrizio Gallo, ha chiesto di attendere una verifica sulle condizioni dello sfortunato ragazzo il cui stato di coma è irreversibile nonostante un’attività cerebrale ancora presente. Nel caso di morte cerebrale il capo di imputazione sarebbe da modificare in omicidio aggravato accusa per la quale non si potrebbe più chiedere il giudizio con rito abbreviato. Infatti, il difensore di Passalacqua, l’avvocato Salvatore Iannone, aveva annunciato proprio l’intenzione di chiedere l’abbreviato condizionato all’esame dell’imputato.

Il rinvio al 3 aprile permetterà anche di attendere l’esito della decisione del Tribunale sull’opposizione all’archiviazione relativa alla posizione dell’uomo di 31 anni che aveva un appuntamento con la figlia minorenne della Perugino e che, una volta capite le intenzioni del gruppo di cui faceva parte anche Passalacqua, per distogliere da se le attenzioni, ha inviato alla minorenne il famigerato messaggio sui social (“ho una maglietta bianca”) che ha causato lo scambio di persona con Davide Ferrerio. La Procura di Crotone, non avendo alcuna prova che l’uomo avesse indicato Davide dopo averlo visto, aveva archiviato le accuse nei suoi confronti. Il gup ha infine accolto le costituzioni di parte civile della famiglia Ferrerio, del Comune di Crotone (presente in aula il sindaco Vincenzo Voce), della Provincia di Crotone (presente con il consigliere Raffaele Gareri) e del Comune di Bologna il cui sindaco ha inviato come delegato il consigliere, Michele Campaniello. (ANSA).