Diamante, il geniale stratagemma di don Gaetano e don Magorno

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Il sistema è sempre lo stesso ma fa notizia solo se accende i riflettori la Magistratura.

Nei giorni scorsi la procura di Paola ha acceso i riflettori sull’allegra gestione del dirigente del Comune di Buonvicino, nonché sindaco di Aieta, Gennaro Marsiglia e fino ad allora forse in pochi sapevano dell’esistenza di questi due comuni e della possibilità tutta italiana di stare perennemente coi piedi in due staffe.

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Magari sapevano dell’incompatibilità fra sindaco e parlamentare dopo la travagliata decadenza di don Magorno, poi eliminata, almeno per i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, cioè proprio quelli che hanno giunte e pianta organica risicata e invece avrebbero diritto ad un sindaco a tempo pieno.

Detto questo, viene da chiedersi perché si aspetta sempre la magistratura per poi dire l’avevo capito, lo sapevo, non era possibile quel tenore di vita. Ebbene, anche nel feudo di don Gaetano (Sollazzo, l’attuale sindaco) e don Magorno la gestione è allegra, ma qui la magistratura non vede o fa finta di non vedere.

Il sindaco Sollazzo

La pianta organica è ridotta ai minimi termini in ogni settore fra pensionamenti e imboscati, concorsi se ne fanno pochi e spesso s’insabbiano o comunque non sono facili da manipolare. Di uno di questi, non ancora completato ce ne eravamo occupati anche noi e non potendolo più assegnare a quello che avevamo annunciato noi, hanno trovato il cavillo per annullarlo.

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Allora, lo stratagemma per infoltire la pianta organica, ma in realtà anche e soprattutto per fare clientela, diventa quello del ricorso alla esternalizzazione.

In passato si ricorreva ad un bando unico per tutti i Settori, l’ultimo aggiudicatario è stato la SES SRL con sede in Diamante, riconducibile al ragioniere Vaccaro, zio dell’assessore Benvenuto. Poi si è pensato di spacchettare e ne sono stati banditi cinque, uno per settore. La stazione unica appaltante nel frattempo è passata al Comune di Praia a Mare, così magari nel frattempo le procure indagano altrove.

Al bando partecipano la Servizi Integrati SRL con sede in Santa Maria del Cedro riconducibile alla famiglia del Responsabile Settore Tributi del Comune di Diamante e la predetta SES SRL, ma quest’ultima viene esclusa per aver presentato l’offerta fuori termine. A ben vedere, però, atteso che per partecipare a tutti i bandi era necessario produrre garanzie assicurative, queste, si sa, non sono gratuite ed essendo da fornire una per bando si tratta mediamente di € 2000, allora viene da chiedersi, chi dopo aver affrontato questa spesa presenta in ritardo l’offerta, a meno che non sia tutto parte di un accordo.

Così, di recente, Gratteri e De Raho ci hanno spiegato che funziona il meccanismo di aggiudicazione degli appalti.

Le tante gole profonde, cui abbiamo fatto accenno in passato ci riferiscono che la SES SRL o quanto meno lo studio commerciale-tributario che ha sede allo stesso civico/stesso interno curerebbero la contabilità dell’Aggiudicataria e le buste paga del personale. Tutto normale e lecito?

E non finisce qui, guarda caso la maggior parte degli imboscati al soldo della Servizi Integrati hanno santi in paradiso in maggioranza e/o nel PD.

Facciamo giusto qualche nome.

Alberto Settembre, attuale segretario del locale Circolo del PD, prima al Settore Tributi, ora “alle dipendenze” della zia Mimma al Settore Amministrativo.

Pasquale Torrano, già Segretario del locale Circolo PD, al Settore Tributi e anche se si volesse dire che si vuol dare lavoro ad un padre di famiglia, bisogna precisare che la scusa non regge in quanto è titolare di una coop che prende spesso appalti dal comune, ha un’attività commerciale nel settore dell’abbigliamento ed è sposato con una rinomata nutrizionista.