Donnici, sulla Sagra del vino la longa manus di Marco Ambrogio e signora

Sapori d’autunno 2016: “Cronaca di una sagra clientelare”.

Si è da poco conclusa la celebre Sagra dell’uva e del vino, che ogni anno porta a Donnici migliaia di persone che vogliono degustare il vino donnicese e assaporare le specialità tipiche enogastronomiche.

Quest’anno però la sagra si è svolta in modo inusuale rispetto agli ultimi quattro anni. L’associazione organizzatrice non è stata più ‘Vivi Donnici’, che per ragioni strettamente personali del comitato organizzatore, ha deciso di non continuare lo splendido percorso intrapreso negli anni precedenti ed ha deciso di lasciare le redini dell’organizzazione.

La speranza dei ragazzi di ‘Vivi Donnici’ era quella che qualche ragazzo donnicese avesse continuato sulla loro strada e magari migliorato qualcosa che loro ancora avevano lasciato in sospeso.

Ma così non è stato, infatti l’associazione vincitrice quest’anno è stata ‘estranea’.

Il Comune di Cosenza mette a disposizione del Comitato organizzatore una cospicua somma di denaro per organizzare l’evento (26mila euro) e sta a questo Comitato gestirla nel miglior modo possibile, magari incrementando questa somma con sponsor ed intrallazzi vari (vedi i concerti tipo quello di Luca Di Risio, totalmente a carico della Regione Calabria).

Sono in molti a sospettare che il bando di gara sia stato pilotato per consentire di vincerlo all’associazione NEMESI A.C.E.S. di Cosenza che ha prevalso su altre tre proposte.

Il presidente di questa associazione è l’esponente del PD nonché vicesindaco di Piane Crati Stefano Borrelli. Ma non è di lui che vogliamo parlarvi in quanto è soltanto il classico burattino.
Nelle mani di chi, vi chiederete voi?

Ebbene, vi sveliamo subito l’arcano: dietro questa associazione altri non c’è che Marco Ambrogio, esponente del PD cosentino e consigliere di opposizione nel consiglio comunale di Cosenza, nonché compagno di Rosaria Succurro, attuale assessore al Turismo – Marketing territoriale – Grandi eventi della giunta targata Occhiuto.

Ambrogio, come abbiamo scritto infinite volte, fa finta di fare opposizione ma, nei fatti, non solo è funzionale alla giunta Occhiuto ma è addirittura legato sentimentalmente ad un assessore. Roba da Repubblica delle Banane, quale noi siamo.

Marcambrò, detto con molta franchezza: va ti spacca na fresa e l’altra metà dalla a Rosaria… Della serie: senza vergogna!