Droga dalla Calabria e dalla Campania in tutta la Sicilia ma anche nel Lazio. Un traffico fermato questa mattina dalla polizia che ha colpito una organizzazione che riforniva, secondo l’accusa, l’intera Isola con ingenti quantità di stupefacenti.
Sono diciannove le misure cautelari disposte dal gip presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguite dagli agenti della Squadra Mobile del capoluogo siciliano.
Scoperta anche una fitta rete di attività a supporto logistico dell’organizzazione da parte di alcuni membri del gruppo che si occupavano di dare assistenza ai capi della banda e di provvedere anche alle esigenze alloggiative di corrieri e fornitori della droga.
L’operazione di oggi, chiamata “Blacksmith”, nasce da una precedente indagine della Squadra Mobile, condotta nel 2016, che aveva portato alla luce una vasta attività di importazione di cocaina dal Sud America e dalla Calabria, destinata a rifornire le piazze di spaccio palermitane.
Con lo stesso provvedimento con cui sono state applicate le misure cautelari di oggi a carico degli indagati, è stato disposto anche il sequestro di alcune attività commerciali riconducibli a componenti dell’organizzazione.
Nel corso delle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, le fiamme gialle hanno arrestato in flagranza 7 persone, tra corrieri e fiancheggiatori, e sequestrato, complessivamente, oltre 100 chili di cocaina, circa 143 chili di hashish, un laboratorio clandestino, nonché un vero e proprio “arsenale” in cui hanno rinvenuto 20 armi da fuoco, 6 chili di esplosivo e 5 detonatori.