Euro 2021, Berardi incanta (ancora) Mancini e si prende la maglia da titolare

A quasi 27 anni Domenico Berardi sembra – mai come adesso nella sua carriera – l’uomo giusto al momento giusto: il capitano calabrese (provincia di Cosenza) del Sassuolo ha dimostrato nell’amichevole vinta dall’Italia per 4-0 contro la Repubblica Ceca non solo di meritare la maglia da titolare consegnatagli da Roberto Mancini a discapito di Chiesa, ma anche di poter essere il valore aggiunto per gli azzurri nei campionati Europei che cominceranno venerdì prossimo a Roma contro la Turchia.

Un valore aggiunto non del tutto atteso, visto che gli uomini copertina di questa bella Nazionale che vince e convince sono altri, dal bomber Immobile al numero 10 Insigne, dalla saracinesca Donnarumma alla mediana dei Barella, Jorginho e Verratti, fino alla coppia dei totem difensivi Bonucci e Chiellini. Ed invece il talento calabrese ha fatto capire che stavolta fa sul serio, che l’ottima stagione col Sassuolo non è la classica promessa da non mantenere, insomma che l’incostanza – suo tallone d’Achille – sembra ormai lasciata alle spalle.

Se il match del Dall’Ara doveva essere la prova generale degli Europei, il test decisivo per convincere il CT azzurro a scegliere lui e non Federico Chiesa nell’undici titolare di partenza della rassegna continentale, Berardi se l’è giocata come meglio non poteva, impreziosendo la sua prestazione con la rete del 4-0 finale, un delizioso scavetto con l’adorato piede sinistro su invito al bacio di Insigne.

Berardi ha dimostrato di essere pronto a fare l’ultimo passo che gli manca per consacrarsi come uno dei migliori giocatori italiani della sua generazione. Il suo ruolino recente in azzurro è impressionante: ha segnato cinque gol nelle ultime sei partite giocate con la maglia della Nazionale. Quasi ovvio che Mancini decida di cavalcare un giocatore così in fiducia. Berardi piace a Mancini perché cura la fase “difensiva” con la stessa intensità di quella offensiva spesso rubando palloni fondamentali per dare il via alle ripartenze. E poi è creativo almeno quanto Insigne: viene incontro, “taglia” in mezzo, favorisce le discese di Barella o di Florenzi, cambia addirittura fronte spostandosi sul lato opposto, salta l’uomo come pochi e come se non bastasse ha un gran tiro, batte benissimo le punizioni (ieri stava facendo gol) e persino i calci d’angolo. 

“Ho capito ieri che avrei giocato e sono contento perché stasera ho fatto una grande partita, devo continuare così e fare ancora meglio – ha spiegato Berardi a fine partita ai microfoni di ‘RaiSport’ –. Titolare agli Europei? Io cerco di dare sempre il massimo e negli allenamenti, poi le scelte le farà il mister. Poi chi gioca gioca, siamo tre giocatori forti (c’è anche Bernardeschi, ndr) e chi va in campo darà il 100%. Questo è il miglior Berardi? Sicuramente posso ancora migliorare, non si smette mai di farlo, sia negli allenamenti che nelle partite, già da domani cercherò di preparare al meglio gli Europei. Dove possiamo arrivare? Spero il più in alto possibile”.