Faccia di Plastica, Pacenza e i turdiddri di Ferragosto

Pacenza e Mauro

Faccia di Plastica e… i turdiddri di Ferragosto!

Sembra quasi il titolo dell’ultimo romanzo di Camilleri, mentre il nostro, invece, vuole rappresentare una singolare ouverture su un tema di sanità che da quasi due anni affligge la nostra provincia.

Ebbene… è consuetudine, ormai consolidata da anni, che le più rinomate botteghe di prodotti alimentari del cosentino pongano in vendita nel periodo a cavallo di Ferragosto dolciumi tipicamente natalizi; in particolare si tratta dei turdiddri, squisiti dolci della tradizione cosentina, che, a mo’ di provocazione culinaria, fanno bella mostra nelle teche delle botteghe, suscitando sorrisi e carina ed irresistibile meraviglia ferragostana…!

Martedì scorso il vice governatore Franco Pacenza, delegato per la Sanità dal governatore Oliverio, è stato ospite degli studi dell’emittente televisiva TEN e, intervistato in studio dal direttore Attilio Sabato, ha avuto modo di prodursi in un soliloquio colmo di baggianate!

La più evidente è stata quella di affermare che …non esiste un caso ASP Cosenza…”! Neanche il giornalista Filippo Veltri, in collegamento telefonico, ha dimostrato di conoscere appieno la triste situazione in cui versa l’ASP di Cosenza, causata da una gestione a dir poco inadeguata. Non ce ne voglia Veltri, ma è già difficile seguirlo quando è presente in studio, figuriamoci in collegamento telefonico e senza la padronanza delle dovute argomentazioni e controdeduzioni tecniche.

Ci chiediamo, infatti, come sia possibile non controbattere all’affermazione del vice governatore Pacenza relativa al fatto che “…non esiste un caso ASP Cosenza…”. Se è vero questo, è certamente altrettanto vero però che ESISTE UN CASO MAURO.

Il direttore generale, per noi Faccia di Plastica, medico legale, nonché (…inevitabile destino!) psichiatra e psicoterapeuta, è stato riconosciuto essere affetto da “depressione endoreattiva medio-grave”, patologia dipendente da “causa di servizio” relativa alle attività istituzionali che lo stesso Mauro ha espletato in qualità di dirigente medico presso la stessa ASP di Cosenza in cui svolge attualmente le funzioni di direttore generale.

Pietro Filippo

Mauro, all’atto della firma del contratto privato stipulato con la Regione Calabria, si è guardato bene dal comunicare la causa di servizio e quindi il contenzioso in essere con la stessa Azienda Sanitaria in cui riveste il ruolo di direttore generale. Ed ancora, il dg Mauro accoglie e promuove nel suo staff il dott. Pietro Filippo, condannato in via definitiva per truffa e falso ideologico, il dott.Ottorino Zuccarelli, sotto processo per truffa e falso in atto pubblico nella inchiesta “Ippocrate” sui falsi invalidi e furbetti del cartellino, il dr. Remigio Magnelli, condannato in 1° grado ad 1 anno di reclusione per reati contro la Pubblica Amministrazione (abuso d’ufficio) nel processo riguardante la stabilizzazione del personale precario.

Che cosa dire poi delle innumerevoli versioni di Atto Aziendale, di cui l’ultima copiata dall’ASP di Taranto, redatte da Mauro senza essere state sottoposte né alla visione dei sindacati, né a quella del consiglio dei sanitari e né a quella della Conferenza dei Sindaci.

Per non parlare poi dell’ipotesi dei doppi pagamenti (ormai ne scrivono anche i giornali di regime), delle delibere che rettificano le delibere già rettificate relative al budget da assegnare alle cliniche private.

Com’è possibile che sia consentito al vice governatore Pacenza affermare in trasmissione che non esista un caso ASP Cosenza e/o Mauro se in tanti ormai chiedono l’accesso agli atti e l’attivazione di una commissione d’inchiesta giusto sull’ASP di Cosenza? Il vice governatore Pacenza, ovviamente, non perde l’occasione di sparare a zero sul Commissario Scura, addebitandogli impropriamente discutibili responsabilità a riguardo dei risultati della gestione dell’ASP di Cosenza, a cui peraltro è stato bocciato il bilancio consuntivo 2016 e preventivo 2017.

Con una caduta di stile inenarrabile e sciocca, il vice governatore Pacenza, in trasmissione ha modo di sottolineare che “…il Commissario Scura non ha vinto certo un concorso per il ruolo che riveste…”, mettendo così in discussione le capacità professionali del Commissario stesso. Ci chiediamo, visto che nessuno in studio lo ha fatto, come mai Pacenza non dica che neanche Mauro ha vinto un concorso per direttore generale e…neanche Pacenza stesso per il ruolo che riveste!

Il vice governatore Pacenza si avventura poi in strafalcioni di gestione sanitaria affermando, a proposito della migrazione sanitaria calabrese, che “…la sanità è fatta di offerta di salute…”, ebbene, è giusto il contrario: LA SANITA’ E’ FATTA DALLA DOMANDA DI SALUTE!

Non si offrono frigoriferi ai poli, né stufe all’equatore: è necessario, piuttosto, analizzare i bisogni dei cittadini e rispondervi adeguatamente. Pacenza incalza e rimprovera a Scura di tutto e di più, affermando che, per il bene della Calabria, ormai è giunto il momento che il commissario vada a casa e venga sostituito nei poteri dallo stesso governatore Oliverio.

Per il BENE DELLA CALABRIA? La Calabria è disoccupazione, turismo zero, mare sporco, viabilità killer, agricoltura allo stremo, rifiuti tossici, tutti “argomenti” che fanno capo alla gestione Oliverio: ci chiediamo quindi perché Oliverio dovrebbe essere il “toccasana” in sanità, quando ha dimostrato di essere un disastro in tutti i rimanenti settori?

Fra pochi giorni scadranno i 18 mesi dalla nomina di Mauro a direttore generale, e la norma prevede che il dg venga sottoposto a verifica per l’eventuale riconferma o rimozione.

Vi chiederete a questo punto che cosa c’entri Mauro con i dolci natalizi, con i turdiddri, insomma… Nulla se non per il fatto che, sodali a parte, tutti i dipendenti dell’ASP di Cosenza e tutti i cittadini della provincia sperano che Mauro, per carità solo come dg, non arrivi a gustare i….turdiddri di Ferragosto. Speriamo bene.