Fuscaldo, plesso di Scarcelli: il Mistero della scuola incantata

SCUOLA – FUSCALDO – PLESSO DI SCARCELLI

Il Mistero della scuola incantata

Siamo alle solite…un anno scolastico iniziato con gli effetti speciali!

Dopo una campagna elettorale che ha visto il plesso della frazione Scarcelliana protagonista di un “botta e risposta” a causa di un fatidico Codice Meccanografico perso per strada, il gruppo “UNITI PER LA SCUOLA” si trova costretto a segnalare una serie di disservizi che, inevitabilmente, incombono sulle famiglie e la formazione/sicurezza dei loro figli.

Nonostante le manifestazioni di dissenso nei primi giorni di scuola, si procede alla definitiva chiusura della sezione C delle medie, trasferendoli tutti nel plesso di Fuscaldo Marina e senza alcuna spiegazione, se non il codice meccanografico scomparso (da mistero della scuola incantata).

Un servizio mensa partito a rilento solo il 10 di Novembre e senza alcuna spiegazione.

Un totale di 800.000 € ca. spesi per lavori di adeguamento sismico. Anche qui, nessuna spiegazione in merito alle singole voci di spesa, se non il solo fatto di ottenere un risultato tangibile agl´occhi di tutti.

La palestra e´inagibile. I bambini sono costretti a svolgere l´ora di educazione motoria, nel corridoio e per di piu´al piano superiore a ridosso delle scale.

Proprio per questioni di sicurezza (a loro dire – Assessorato e Dirigenza Scolastica), i bambini delle prime classi vengono posizionati al piano superiore, con naturale preoccupazione da parte di tutti, sia per la possibilita´di sporgersi dalle finestre e sia per il sovraccarico sulla schiena degli zaini da portare fin sopra. Si lascia immaginare quale sia stato lo stupore di tutti i genitori il primo giorno di scuola che, barcollando nella totale assenza d´informazioni, per un principio esattamente contrario, si era prodigato a fornire il proprio figlio di zaino tipo trolley; per non parlare semmai fosse stato presente qualche bimbo disabile. Incommentabile!

Al danno si aggiunge la beffa, con la sistemazione dei bambini piu´grandi (la quinta elementare per intenderci), al piano terra e al contempo anche le aule vuote della vecchia sezione C delle medie sempre al piano terra.

Le finestre non sono a norma. Sono obsolete, aprono all´interno e con degli spigoli vivi molto pericolosi. A pochi giorni dall´inizio, un bambino di prima elementare si e´fatto male alla testa con fuoriuscita di sangue. Parliamo di una prima classe, dove sono presenti anche bimbi di 5 anni perché anticipatari. Nessuna spiegazione e da buona scuola incantata, non si è potuto intervenire prontamente sul bambino, perché iniziando un´affannosa rincorsa alla ricerca della cassetta di pronto soccorso, solo dopo si scoprira´ di esserne sprovvisti. Alla faccia della SICUREZZA! Verrebbe da esclamare. Ma anche in questo caso nessuna spiegazione, se non la risposta fatidica: “E´stato richiesto l´acquisto sia delle cassette di pronto soccorso che dei paraspigoli per le finestre”.

Richiesta? Acquisto? Ma si e´capito che la scuola e´iniziata da tre mesi? E abbiamo anche dovuto subire scene da super eroi, perché a loro dire ci veniva consegnata la scuola piu´sicura sul territorio.

Ancora, un altro bambino, questa volta in seconda elementare, ha rischiato di rimanere colpito dal pannello di legno degli avvolgibili. Non essendo presenti tendaggi, l´unico modo per ripararsi dalla luce in caso di forte riflesso e´quello di abbassare la tapparella; ma guai! Casca tutto giu´!

In buona sintesi, le finestre diventano in poco tempo “il terrore” di tutti! Ed anche qui, nessuna spiegazione, se non solo quello che, invece, le finestre si debbono aprire per ricambio micro clima…la SICUREZZA non dimentichiamocela.

Altra questione “scottante”, la chiusura della scuola per mancanza rete idrica. A pochi giorni dall´insediamento della nuova amministrazione comunale, la prima ordinanza viene proprio emessa per chiusura scuola perche´l´acqua manca. La piaga del disservizio idrico, accomuna tutte le scuole fuscaldesi, che non essendo provviste di cisterne, si ritrova puntualmente a dover obbligatoriamente optare per la chiusura.

Peró andremo fino in fondo anche su questa questione perche´, dal nostro punto di vista, proprio il plesso di Scarcelli, nello specifico, potrebbe temporaneamente risolverla con una cisterna che e´gia´presente nel cortile scolastico, ma di proprieta´dei VV.FF. ed utilizzata per intervento incendi.

Infine, considerato il bene primario dell´acqua che manca, ci sembrerebbe poco rispettoso, evidenziare anche l´assenza di un´altra rete, quella della rete internet.

Insomma: MORTI DI SETE D´INFORMAZIONE.

A questo punto, ci sembra ovvio e doveroso per il bene dei nostri amati scolari, continuare ad andare avanti nella segnalazione/risoluzione dei problemi, considerate le tante criticita´irrisolte. Nessuno, riuscira´ad azzittirci!

Crediamo in una cittadinanza attiva, ma per questioni serie che non hanno niente a che fare con “IL PAESE DEI CICLAMINI”, ma un ribaltamento delle coscienze verso un pensiero costruttivo al primo e vero bene pubblico della nostra comunita´intera: L´ISTRUZIONE.