Fuscaldo, sparatoria dopo lite tra vicini di casa: un morto e un ferito

Ancora un omicidio in Calabria. A Fuscaldo, in contrada Cariglio, intorno alle otto di questa mattina, un uomo è morto e un altro è rimasto ferito dopo una sparatoria. Sul posto sono intervenute due ambulanze del servizio 118 da Cetraro ed Amantea e sono presenti i carabinieri per i rilievi del caso e il magistrato di turno della procura della Repubblica di Paola. Secondo le prime sommarie informazioni che trapelano, accanto al cadavere sarebbe stata rinvenuta la pistola utilizzata da chi ha sparato. Sembra che la sparatoria sia stata scatenata da una lite tra parenti e vicini di casa verosimilmente per futili motivi: problemi di confini terrieri e diritti per l’acqua da utilizzare per l’irrigazione, che si trascinavano da tempo e avevano creato astio e rancore tra i contendenti. Secondo quanto si apprende, la vittima si chiamava Giuseppe Ramundo, 42 anni, e svolgeva la professione di promotore finanziario.

A sparare è stato un omonimo della vittima, conosciuto da tutti come Geppino Ramundo e col nomignolo “Tanguzzo”, 62 anni, già arrestato dai carabinieri. L’uomo rimasto ferito alla coscia è proprio lui e attualmente si trova, piantonato dai militari dell’Arma, all’ospedale di Paola. Sono in corso di accertamento le cause che hanno portato al suo ferimento e i carabinieri non escludono che possa essere stata utilizzata un’altra arma, forse un’ascia o comunque un’arma da taglio o addirittura la stessa arma che ha provocato la morte del promotore finanziario.

La contrapposizione e i rancori tra i due erano noti da tempo anche alle forze dell’ordine, viste le numerose denunce presentate a carabinieri e polizia sia dall’uno che dall’altro. A Geppino Ramundo era stato finanche revocato il porto d’armi e fatte consegnare le armi dichiarate, misure adottate dalle forze dell’ordine onde evitare che si arrivasse alla tragedia, ma che non sono servite a nulla, visto quanto è accaduto stamattina.