Giudiceandrea riapre la discarica di Celico: cussì vi ‘mparati a votà a Grillu

Passate le elezioni tutto ritorna come prima. I politici se ne fregano delle promesse fatte, e vanno avanti per la loro strada, e di quello che pensano i cittadini non gliene può fregar de meno. Palla Palla insieme al suo zerbino e leccapiedi più attivo, Giudiceandrea, dopo la batosta elettorale, hanno deciso di punire i cittadini di Casali del Manco per aver votato in massa i 5Stelle. Uno sgarro inaccettabile per il duo: la zona più rossa della Calabria diventa gialla a 5Stelle. E così hanno deciso di far scattare la punizione.  Giudiceandrea che continua  a fare  il comunista con il culo degli altri, ha praticamente pressato Palla Palla per arrivare a questo punto: il 12 marzo la discarica di Celico dovrà riaprire. E’ questo il suo modo di vendicarsi. E’ questo il suo modo di punire gli abitanti di quella zona che, stanchi delle sue chiacchiere e dei suoi abusi, hanno deciso di voltare pagina. E lui, con la solita strafottenza e arroganza che lo contraddistingue, e in spregio ai cittadini, senza se e senza ma, ha decretato: la discarica riapre Jamuavanti. Cussì vi ‘mparati a votà a Grillu.

Di seguito il comunicato del Comitato Ambiente Presilano

NON PERMETTEREMO CHE RIPRENDANO AD AVVELENARCI

Il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria ha decretato che al 12 marzo prossimo l’impianto/discarica della MiGa di Celico POTRÀ RIAPRIRE, perché sulla carta avrebbe ottemperato alle nuove prescrizioni imposte.

Noi confermiamo quello che sosteniamo da tempo: non esistono prescrizioni che possano eliminare l’impatto negativo sull’ambiente di un impianto autorizzato in violazione di norme cogenti.
Di questo se ne discuterà al TAR grazie al ricorso del CAP e del Comune di Rovito sostenuto anche da Celico, Spezzano della Sila, Lappano e dall’Ente Parco della Sila.

E’ evidente che rispetto a 4 anni fa le condizioni sono cambiate e diventate meno a favore di chi vuole continuare ad avvelenarci.
Nel 2014, il Sindaco di Cosenza Occhiuto e il governatore della Calabria Scopelliti, chiedevano al Prefetto di inviare la Celere per sgomberare il blocco pacifico dei mezzi carichi di rifiuti che dovevano essere sversati tra i nostri boschi allo stato tal quale, in violazione di norme nazionali e comunitarie. Il tutto avveniva per l’ennesima emergenza creata ad hoc per foraggiare le imprese in odore di mafia che per anni hanno lucrato nel settore dei rifiuti.
Oggi la situazione è cambiata di molto, anche grazie ai cittadini calabresi che hanno permesso di raggiungere un livello di raccolta differenziata tale da permettere la lavorazione e lo smaltimento dei rifiuti senza dover ricorrere all’utilizzo di impianti non idonei come quello di Celico. Inoltre le istituzioni sembrano intenzionate a sostenere la lotta legale e politica contro l’impianto illegale di Celico.

Dal 12 marzo l’impianto potrà aprire solo sulla carta se il Governatore Oliverio sarà coerente e impedirà l’utilizzo dell’impianto/discarica di Celico per la lavorazione/smaltimento dei rifiuti appartenenti al circuito pubblico.

E’ anche chiaro ed evidente che non tollereremo l’arrivo di rifiuti da fuori regione.

Il 2014 la Presila ha già dimostrato che non è disposta a tollerare l’avvelenamento del proprio territorio e se necessario tornerà a far sentire la sua voce più forte di prima.

L’impianto è illegale e non esiste altra alternativa alla chiusura e bonifica.