Gli avvocati di Padre Fedele: “Diteci chi sono i mandanti di questa vicenda”

I legali di Padre Fedele Bisceglia, Eugenio Bisceglia e Franz Caruso hanno convocato una conferenza stampa, insieme al monaco, per rispondere al comunicato di ieri del Centro Lanzino e precisare una serie di circostanze molto importanti per “leggere” quello che è successo in questi lunghi 10 anni e mezzo.

“Le sentenze – ha affermato l’avvocato Eugenio Bisceglia – devono essere rispettate. Possono anche essere criticate, in virtù della libertà di espressione, ma non sono consentite espressioni quali “abuso dell’esercizio del potere”, “insabbiamento” e “imbavagliamento della verità”. Così facendo il Centro Lanzino lancia precise accuse che vanno chiarite.

Lo sconfitto – ha aggiunto l’avvocato Bisceglia – ha sempre qualcosa da lamentare ma bisogna essere obiettivi e dare credito alla parola dei magistrati. La sentenza della Corte d’Appello parlava chiaro e diceva che l’inattendibilità delle accuse contro Padre Fedele era già evincibile nel processo di primo grado. Era un processo, in sostanza, che non si doveva e non si poteva fare”.

Anche Franz Caruso, legale di Padre Fedele insieme ad Eugenio Bisceglia, ha rilasciato una dichiarazione.

“In questa vicenda – ha detto Caruso – non ci sono né vincitori né vinti, perché nessuno potrà restituire 11 anni di vita a Padre Fedele. La sentenza è chiara. L’unica ombra rimane sul mandante o sui mandanti di questa vicenda che, ricordo a tutti, nasce dopo che Padre Fedele espresse la volontà di prendersi cura gratuitamente dei pazienti dell’Istituto Papa Giovanni XXIII. Quello sì che è un vero scandalo. Purtroppo è una vicenda che fa paura ai cittadini, perché chiunque può trovarsi in questa situazione. Ma fa emergere l’efficienza del nostro sistema, se non nei tempi, di certo nel merito della valutazione dei fatti”.