Guerra in Ucraina, 34° giorno. Gli Usa: «Il ritiro della Russia è un falso». Kiev: Putin porta truppe a Est

Gli Stati Uniti non credono all’offerta di tregua della Russia nella guerra in Ucraina. La Casa Bianca fa sapere che dietro l’annuncio di Istanbul finora si vede un mero avvicendamento di truppe dalle città assediate, ma nessuna fine del cessate il fuoco. E infatti stanotte la Bbc segnala ancora bombardamenti a Nord Ovest di Kiev, mentre le sirene suonano in tutta l’Ucraina. Nei negoziati di pace intanto la delegazione del presidente Zelensky si è detta disposta alla neutralità e alla rinuncia all’entrata nella Nato. E Human Rights Watch accusa Mosca di usare mine antiuomo sul campo. Mentre nella contesa irrompe anche Donald Trump, che chiede a Putin di rivelare quello che sa su Biden e il figlio.

6.20 – Kiev: 2.000 georgiani per aiutare la Russia

L’esercito della Russia in Ucraina ha rimesso insieme i suoi ranghi. Aggiungendo unità provenienti dai territori occupati della Georgia: sarebbero arrivate circa 2.000 persone. Questo sostiene lo stato maggiore delle Forze armate ucraine: «Nei territori temporaneamente occupati degli oblast di Zaporizhia e Kherson, il nemico continua a commettere atti illegali contro la popolazione locale», aggiungono. E intanto alla periferia di Melitopol i russi hanno istituito posti di blocco: «Nelle ultime 24 ore, le forze alleate hanno respinto quattro attacchi degli occupanti russi nelle aree di Donetsk e Luhansk», cita l’ultimo bollettino, «i soldati ucraini hanno distrutto 7 carri armati, 7 unità corazzate, 2 unità di veicoli e un cannone anticarro. Il nemico – conclude – ha subito vittime». Un rapporto pubblicato nella tarda serata di martedì e pubblicato dal ministero della Difesa afferma che «secondo alcune indicazioni, il nemico russo sta raggruppando le unità per concentrare i suoi sforzi principali sull’est».

5.00: Gli Usa: «Americani, lasciate la Russia»

Il Dipartimento di Stato americano ha avvertito i cittadini americani del rischio di poter essere arrestati in Russia e li ha invitati a non andare nel paese o a lasciarlo immediatamente. Attualmente a Mosca è detenuta la giocatrice professionista di basket Brittney Griner, arrestata a febbraio al suo arrivo all’aeroporto della capitale russa, con l’accusa di aver portato stupefacenti.

3.50 – Trump a Putin: «Dica quello che sa su Biden e il figlio»

Donald Trump ha chiesto a Vladimir Putin di rendere pubblica qualsiasi informazione dannosa a sua conoscenza sulla famiglia Biden, in particolare su Hunter Biden, il figlio del presidente. «Direi che, se Putin sapesse la risposta, dovrebbe renderla nota e noi dovremmo conoscerla», ha detto in una nuova intervista pubblicata da JustTheNews.

3.40 – Usa: ritiro della Russia è finto

La Casa Bianca non crede alla tregua dichiarata dai russi e al ritiro delle forze da alcune città assediate dell’Ucraina. «Nessuno dovrebbe farsi ingannare da Putin», fa sapere lo staff di Washington mentre sottolinea che quello di Mosca ad oggi è un mero avvicendamento di truppe dalle zone attorno a Kiev e a Chernihiv per preparare una nuova offensiva. Il direttore delle comunicazioni della Casa Bianca Kate Bedingfield, secondo quanto riferito dalla Tass, fa intanto sapere che un incontro tra Putin e Biden è possibile solo dopo una significativa riduzione dell’escalation in Ucraina. «Ieri (Biden, ndr) ha detto che sarebbe disposto a incontrare di nuovo il presidente Putin o a parlargli», ha fatto sapere Bedingfield. «Non posso indicare le precondizioni per una conversazione tra il presidente Biden e il presidente Putin, se non per dire che siamo stati molto chiari, il presidente Biden è stato molto chiaro sul fatto che ci deve essere una tangibile de-escalation dalla Russia e un chiaro, vero impegno per una soluzione diplomatica». Ma dagli Usa arriva anche un’altra accusa. – I russi stanno bloccando 94 navi alimentari civili nella regione del Mar Nero e hanno bombardato tre navi che trasportano merci dai porti del Mar Nero in tutto il mondo, in particolare quelle noleggiate da una azienda agricola. Lo ha detto il primo vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman, secondo quanto viene riportato da Ukrinform. Circa il 30% delle esportazioni mondiali di grano provengono dalla regione del Mar Nero, così come il 20% del mais e il 75% dell’ olio di girasole. Molti esportatori hanno rinunciato a inviare le loro navi nel Mar Nero, anche nei porti russi. «La Marina russa sta bloccando l’accesso ai porti ucraini, il che blocca di fatto l’esportazione di grano», ha detto la Sherman citata da Ukrinform.

00.50 – Kiev bombardata nella notte

Kiev è stata bombardata nella notte. Gli inviati di Cnn e Bbc hanno segnalato esplosioni a nord-ovest della capitale ucraina mentre le sirene hanno suonato in altre zone del paese. I combattimenti sono continuati nel pomeriggio di ieri mentre le esplosioni si sono sentite fino a 20 chilometri dalla capitale, anche se nessuno è in grado di dire se a sparare siano i russi o gli ucraini.