I colonnelli dell’Asp: Nicola Buoncristiano

Nicola Buoncristiano

“BravoCristiano” o “BuonCristiano”?

Alcuni individui, per quanto timidi e impacciati possano all’apparenza sembrare, in realtà, il vero volto lo mostrano nell’agire. E poco importa il cognome che portano.

Parafrasando, nel descrivere il “BravoCristiano” potremmo usare un vecchio adagio popolare molto in uso per i preti: fai ciò che dico e non fare ciò che faccio. E proprio ciò che è il “BuonCristiano” dell’Asp di Cosenza.

Secondo chi lo conosce bene, e non sono pochi, il british Nicky parla poco e fotte bene. Nicola, per i più dirigente per bene, riservato, cauto e discreto, nel lavoro risulta spietato, cinico e ingordo.

Colleziona incarichi su incarichi, ed è secondo solo a Tonino. Tonino non è il famigerato cinghiale nostrano (a cui entrambi sono però legati o meglio saldati da forti interessi) ma Perri, il direttore del Distretto Cosenza-Savuto, famoso estensore delle 133 lettere di assunzione di personale precario “si fa per dire” di cui abbiamo già ampiamente riferito.

Al di là delle capacità professionali del “BravoCristiano” che nessuno qui vuole mettere in discussione, vogliamo solo ricordare che ricopre i seguenti posti di comando: Direttore del Dipartimento Logistico Amministrativo, Direttore UOC Ingegneria Clinica,  Direttore Energas Calabria, Direttore Arpacal, consulente CTU, Presidente di  Focus (Formazione Continuità Universitaria in Sanità) solo per citarne alcuni.

LA CONVENZIONE CON L’ASP DI VIBO

L’elenco è molto più corposo. Nicky fa incetta anche di consulenze private e fra queste, molto singolare è quella ottenuta con la convenzione tra l’Asp di Vibo e quella di Cosenza il cui unico beneficiario è lui stesso. In effetti si tratta di una convenzione che puntualmente ogni anno, veloce come un fulmine, si rinnova alla sua naturale scadenza per mezzo di una semplice operazione di copia e incolla.

Cerchiamo di capire il perché e come nasce questa convenzione. In effetti negli anni passati, l’Asp di Vibo, non avendo nel suo organico nessuna figura professionale tecnica laureata (architetto o ingegnere) che potesse fornire adeguato supporto all’U.O. Progettazione e Gestione delle Attività Tecniche, si avvaleva della professionalità dell’ ingegnere Buoncristiano dietro un corrispettivo di 400,00 euro non soggette ad iva per ogni accesso per un importo annuo complessivo di 19.200,00 euro.

Poco importa che Nicola ha già tanti incarichi ben remunerati e per la Calabria passeggiano molti laureati. L’ aspetto grottesco della vicenda è che l’Asp di Cosenza, senza guadagnarci un solo centesimo, non impedisce al “BuonCristiano” anzi gli autorizza l’uso dei locali d’ufficio e dei mezzi informatici in sua dotazione presso la stessa Asp.

Avete capito bene, l’Asp di Cosenza ci mette personale, materiale, attrezzature, strutture, servizi eccetera ma chi ci guadagna è solo il “BuonCristiano”.

Questa “tarantella”, che si consuma ormai da anni e si rinnova “hic et nunc” grazie alle forti coperture  politiche e massoniche, è andata in scena anche quest’anno. Infatti, alla sua scadenza la convenzione tra le due Asp è stata rinnovata e ratificata con atto deliberativo n.1688 il 22/09/2015.

La voracità degli attori che si sono resi protagonisti di questo rinnovo, che permette al “BuonCristiano” di continuare a farsi i fatti propri, non si è fermata neanche di fronte al recente DCA n. 87 del 11/08/2015 del Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro che, preso atto delle difficoltà in cui versa l’Asp di Vibo, ha autorizzato l’assunzione di un dirigente professionale da assegnare all’Unità Operativa Progettazione e Gestione delle Attività Tecniche.

A fronte di ciò, se prima le convenzioni “eticamente discutibili” potevano essere giustificate per carenza di organico, oggi non si può tollerare il rinnovo giacché in presenza di apposita autorizzazione di assunzione da parte di Scura. Né tampoco può essere tollerata se stipulata nelle more dell’assunzione del nuovo dirigente.

Nella Sanità calabrese con l’ espressione NELLE MORE si sono consumate le più grandi porcherie. Che qualcosa non funzioni?