Il Campionato degli Italiani

di Lorenzo Fabiano
Fonte: Hellas1903
Alla vista delle barbabietole sul campo di Cosenza, abbiamo pensato a che avrebbe detto il grande Vujadin Boskov. «Campo buono per Perdomo e mio cane», ecco che avrebbe detto rispolverando una sua vecchia battuta cult alla vigilia di un derby della Lanterna di qualche annetto fa. La farsa di Cosenza, di cui la Lega B è responsabile quanto il club e l’amministrazione della città calabrese, è uno schiaffo alla decenza, un pugno allo stomaco ancora da assorbire.
In casi come questi, stringate scuse e silenzio sarebbero buona norma: «Chiediamo scusa. Abbiamo sbagliato». Quattro parole in tutto, non certo un panegirico, ma che in questo paese suonano sempre complicatissime. E infatti le udiamo poco, se non mai. Non sazi, il sindaco di Cosenza e i suoi assessori, si spingono oltre e rincarano la dose attraverso grottesche farneticazioni in arrampicata sugli specchi. Il classico «A mia insaputa…» non è ancora uscito fuori, ma non abbiamo ancora del tutto perso le speranze. Prima o poi verrà, abbiate fiducia e pazienza. La figuraccia evidentemente non è sufficiente, spazio quindi alla sfera del ridicolo. Problema loro. Consoliamoci almeno con lo 0-3 a tavolino (ci mancherebbe non fosse così..!) e tanti distinti saluti.
La Serie B, l’han battezzata Il Campionato degli Italiani. Geniale trovata, perché dinanzi a operette come quella di Cosenza ci calza a pennello. Dopo un’estate trascorsa a carte bollate nel caos (rebus ripescaggi, paventati scioperi dei calciatori, torneo azzoppato a 19 squadre, buffering a pagamento su Dazn), il campionato degli italiani si ferma dopo appena due giornate per gli impegni della Nazionale (cosa mai successa in passato. Perchè non è dato a sapersi, almeno che la carestia in cui versa il nostro calcio non sia così grave, da voler attingere dalle sementi dalla serie B). Appuntamento sul campo tra due settimane. Intanto, c’è però un’altra partita, e pure molto delicata.
Il D-day è fissato per venerdì 7 settembre, quando l’ex ministro degli esteri Franco Frattini, ora presidente del Collegio di Garanzia del Coni esprimerà parere definitivo (occhio poi al Tar, che sta sempre in agguato dietro all’angolo) sulla questione dei ripescaggi. Novara, Catania, Siena non si sono arrese e ci sperano. Venissero accolte le loro istanze, si tornerebbe così a 22 squadre. Non è finita: in aggiunta c’è infatti anche il ricorso della Ternana. Frattini è chiamato prima di tutto ad avallare quanto deciso in Zona Cesarini dalla Figc, che ha modificato la norma che impediva che il format dei campionati fosse cambiato con decorrenza immediata. Decisione che ha scatenato rabbiose reazioni. Diversamente, sarebbe lo sconquasso. Ristabilisse infatti il format a 22 squadre, il Coni dovrebbe chiedere ovviamente la modifica dei calendari, in modo tale da far recuperare i primi due turni alle ripescate. Dovesse l’organo supremo dello sport italiano sconfessare apertamente la federazione più importante del paese, si aprirebbe una frattura di una gravità senza precedenti.
Non crediamo succederà. Tutto lascia presagire che la serie B rimanga invariata e possa proseguire con il suo cervellotico schema attuale. Per il prossimo anno si vedrà. Stanti agitate le acque, sarebbe opportuno quantomeno scongiurare il naufragio e governare la nave ameno fino a maggio del prossimo anno. Del resto, se il mercantile in oggetto è «Il Campionato degli Italiani», arrivare in porto (con in stiva il carico di barbabietole raccolte sabato pomeriggio a Cosenza, di cui non si sa che fare) sarebbe già un successo.