Il Cosenza e i ripescaggi: da Biagio Lecce ed Ernesto Corigliano al patron “Gargamella”

Quello di ieri (l’ufficialità è arrivata ieri sera con la ratifica della Figc) è il quarto ripescaggio ottenuto dal Cosenza nei suoi 107 anni di storia.

La prima riammissione risale al campionato di Serie B 1961-62, il terzo della squadra rossoblù. Sul campo i Lupi erano stati retrocessi da terzultimi ma furono graziati per il declassamento del Novara, accusato d’illecito sportivo da un giocatore della Sambenedettese. All’epoca il presidente era il commendatore Biagio Lecce, che un anno prima aveva riportato il Cosenza in Serie B. Il ripescaggio fu festeggiato a lungo dalla tifoseria e sono rimaste storiche le foto del presidente e del dirigente Ernesto Corigliano, che avevano seguito la causa, portati in trionfo dai tifosi.

Impossibile oggi non ricordare Ernesto Corigliano, scomparso qualche anno fa (il 29 marzo 2017), che insieme a Giuseppe Carci ed altri, è stato tra i fondatori della gloriosa Associazione sportiva Cosenza subito dopo la guerra ed era già nel gruppo di dirigenti che regalarono alla città la prima storica promozione in Serie B alla fine della stagione 1945-46. Ha sempre fatto sentire la sua vicinanza ai colori rossoblu anche quando aveva incarichi prestigiosi nella Figc e ha ricoperto ruoli molto importanti nelle dirigenze del Cosenza nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta. Nel 1962 fu proprio lui a dare la notizia ai tifosi che il ricorso del Cosenza per ottenere il “ripescaggio” in Serie B dopo  l’illecito sportivo del Novara era stato accolto e che l’avventura tra i Cadetti poteva continuare. Lo aveva preparato lui stesso insieme al collega Fagiani. Qualche mese prima invece non era riuscito ad evitare la squalifica per tre giornate del vecchio “Emilio Morrone” per i fatti avvenuti nel corso di Cosenza-Modena ingigantiti a dismisura dalla malafede del famigerato arbitro Rebuffo.

Nel campionato successivo, i rossoblù si salvarono agevolmente e dando belle soddisfazioni ma nel torneo 1963-64 arrivò una rovinosa retrocessione e da allora passarono 24 lunghi anni prima del ritorno del Cosenza in cadetteria.

Il secondo ripescaggio risale invece alla stagione 1977-78 quando il Cosenza, dopo la retrocessione in Serie D della stagione precedente, quella caratterizzata da una disastrosa invasione di campo che portò alla squalifica del San Vito per un anno, si classificò al sesto posto. Ma una provvidenziale riforma dei campionati fu utile al Cosenza per essere inserito nel novero delle partecipanti al primo campionato di Serie C2 1978-79. All’epoca alla guida del club c’era Osvaldo Siciliano.

Anche il terzo ripescaggio del Cosenza ha a che fare con una riforma dei campionati e così nel 2012-13 (Guarascio era già presidente) pur non vincendo il campionato di Serie D, e classificandosi secondo dietro al Messina, la società rossoblù fu ammessa al campionato di Seconda Divisione del 2013-14, quello del Centenario, concluso poi con la promozione in Prima Divisione ovvero in Serie C.

Il ripescaggio di oggi somiglia molto al primo, quello del 1962, ma con una differenza sostanziale: allora la tifoseria era in piena sintonia con la società, mentre adesso tutte le anime del tifo hanno un solo desiderio ovvero quello di mandare via il pessimo Guarascio, ormai per tutti semplicemente Gargamella.