Il porto di Reggio finalmente liberato dal cemento: smontati tutti i silos

Il porto di Reggio è libero dal cemento. Adesso completamente. Sono state ultimate nei giorni scorsi le operazioni di smontaggio dei grandi silos presenti nell’area dello scalo. Anche le basi in ferro di sostegno alle grandi cisterne (che erano state rimosse già nei mesi scorsi) sono state abbattute ed è partita la fase di smaltimento. Si conclude una importante operazione per ridare spazi all’infrastruttura occupati ormai da anni per un’attività sostanzialmente ferma e considerata peraltro non più funzionale con le attività dello scalo portuale. Le operazioni non sono state semplici. A partire dall’iter di interlocuzione con i responsabili della società che produceva in passato cemento e poi per i lavori: prima lo smontaggio della passerella, poi la pandemia da Covid-19 e quindi le difficoltà tecniche di rimuovere il contenuto delle cisterne con il cemento presente all’interno di difficile rimozione. Per questo l’area di cantiere che doveva durare per circa 90 giorni come era stato annunciato dall’Autorità di sistema portuale dello Stretto è stata prorogata per concludersi a distanza di un anno dall’annuncio di avvio delle attività di smontaggio dei silos. Adesso non solo c’è un’altra vista per il porto ma anche per i residenti della zona di Santa Caterina che si affaccia sulla bretella che dallo svincolo “Porto” conduce fino al lungomare.

In passato gli abitanti avevano attivato richieste per vedere abbattute quelle grandi cisterne del cemento e adesso quel percorso si è finalmente concluso. Tutta quell’area sarà rifunzionalizzata, unitamente ad altre aree delle banchine per dare allo scalo la veste turistica in attesa che finalmente anche su questa sponda dello Stretto possa partire la stagione turistica con le crociere.

Se una zona portuale ha visto concluso il suo percorso di rinascita, adesso un’altra aspetta l’avvio di simili interventi. Sarà presto smontata tutta l’infrastruttura dei vecchi ferry-boat delle ferrovie per l’imbarco e sbarco delle navi che trasportano i vagoni. In questo caso non si tratterà di una vera demolizione totale con smaltimento ma solo di uno smontaggio con il possibile riutilizzo di quello che potrà servire in altre sedi mentre tutta l’area portuale verrà riconvertita alle nuove esigenze dello scalo.

Adesso si attende che partano le vere e proprie opere di riqualificazione previste nell’ambito del bacino dei 15 milioni di euro arrivati per l’emendamento di Forza Italia… Fonte: Gazzetta del Sud