Insieme per Rende: “Solidarietà politica e umana per Sandro Principe”

Comunicato stampa

Insieme per Rende esprime la più completa solidarietà politica e umana nei confronti del compagno Sandro Principe che è oggetto di un accanimento inquisitorio davvero fuori dal comune.

Il pm Bruni ha utilizzato ben 3 udienze e impiegato ben 12 ore nel tentativo di dimostrare quello che appare un teorema. Sono state ben 7 le pronunce della Corte di Cassazione che hanno letteralmente demolito l’impianto accusatorio dell’indagine.

Mai si era assistito ad una requisitoria così lunga di un pubblico ministero in sede di udienza preliminare. Un’udienza che appare come un’altra stazione di quello che ormai possiamo definire il “calvario” di Sandro Principe.

A Sandro, è evidente, si contesta la sua leadership politica sul riformismo rendese.

A Rende il compagno Principe, insieme a tanti amministratori e a tanti compagni, ha realizzato opere e investimenti pubblici per centinaia di milioni di euro. Opere che hanno fatto di Rende uno dei Comuni più ricchi d’Italia e il più ricco della Calabria. La lotta alla mafia consisterebbe nella contestazione dell’assegnazione in locazione di un locale adibito a bar di 45 metri quadri e la stabilizzazione di un operaio Lsu. Provvedimenti, peraltro, legittimi e ineccepibili.

Principe e i socialisti e riformisti rendesi hanno ottenuto costantemente notevoli consensi in tutte le consultazioni elettorali svolte in almeno 6 decenni ed è assolutamente fuori dalla realtà un coinvolgimento ‘ndranghetistico nelle votazioni rendesi. Non ci sono né i termini, né i numeri.

Il direttivo di Insieme per Rende