Italia-Belgio, il trionfo di Berardi: premio Uefa e “grandi firme”

Domenico Berardi da Bocchigliero, il talento calabrese della Nazionale di Mancini, già Campione d’Europa e grande protagonista del trionfo azzurro, dopo un’estate difficile e tormentata per il mancato approdo in un club più forte del suo Sassuolo, non ci ha messo molto a smaltire la delusione e a ritornare a quei livelli. Ieri è stato designato Man of the Match dalla Uefa per la finalina del terzo posto della Nations League tra Italia e Belgio. E’ stato il più ispirato degli attaccanti azzurri, ha sfoderato una grande intesa con Chiesa, ha calciato in porta, dettato passaggi e cercato “imbucate”, ha dribblato, creato superiorità numerica e coperto anche in difesa e alla fine ha avuto anche il premio del calcio di rigore segnato a Courtois. Quanto basta per prendersi il premio della Uefa e magari far sentire un po’ in colpa anche Mancini per avergli preferito Bernardeschi nella gara persa contro la Spagna.
Ma ecco come i grandi giornali hanno giudicato la prova del talento calabrese.

Per La Gazzetta dello Sport, voto 7,5 sulla rosea, è il migliore degli azzurri: “Quantità da lode, qualità quasi. Entra in partita subito e ne esce soltanto per gli applausi. Tiri, assist, recuperi, tagli, contrasti, occasioni e il rigore”.

Berardi 7 Segna il rigore aCourtois, portiere di classe che aveva già costretto a una parata impegnativa. In generale interpreta, partendo da destra e accentrandosi in rifinitura, i compiti che di solito svolge Insigne sulla fascia opposta. Il risultato è felice, perché imbecca Chiesa a occhi chiusi e detta di frequente le imbucate, oltre a fintare su punizione come da schema mutuato da Napoli e Borussia Dortmund. – Enrico Currò, Repubblica

DOMENICO BERARDI voto: 7
Non ha lo strappo di Chiesa, ma ha la capacità di raccordare con intelligenza il centrocampo con l’attacco. Il suo cavallo di battaglia e il rientro da destra col sinistro e il cambio di gioco dalla parte opposta. Dove proprio Chiesa diventa la stazione ideale dove recapitare il pallone. In più arriva al tiro e segna su rigore. PREZIOSO – Stefano De Grandis, Sky Sport

Berardi 7 Tagli e accelerazioni, non si ferma un istante, creando pericoli e tenendo in apprensione la difesa del Belgio. Da urlo il lancio smarcando Chiesa davanti a Courtois. Va sul dischetto e firma il sesto gol azzurro in carriera. Corriere dello Sport

Berardi: 7 Ha l’elettricità giusta e l’intesa con Chiesa è una delle cose migliori della partita, nonostante qualche palla sprecata. Segna il rigore, con il brivido. Alessandro Bonci, Corriere della Sera