La destra all’attacco di Rai e democrazia (di Fabio Anselmo)

di Fabio Anselmo

La destra al governo continua nell’attaccare la democrazia. Non contenta di avere occupato la televisione e la radio pubbliche e di condizionare la stampa, con una decisione a maggioranza (della stessa destra) della Commissione di Vigilanza ha stabilito che anche in regime di par condicio i rappresentanti del Governo potranno intervenire liberamente nei talk show senza limiti di tempo e senza contraddittorio. Non solo, Rainews 24 potrà trasmettere integralmente i comizi politici, senza alcuna mediazione dei giornalisti, preceduti solo da una sigla.
È evidente come, in vista delle elezioni europee e di tante tornate amministrative nei Comuni, questa norma avvantaggerebbe i soli partiti della destra che potrebbero intervenire a piacimento mentre alle opposizioni sarebbero lasciati solo gli spazi limitati definiti dal regime di par condicio.

La scelta della destra è chiara: segue le orme di regimi condannati dall’Europa, come quello di Orban in Ungheria, per fare tacere le opposizioni e nascondere i fallimenti delle proprie politiche.
Se questa manovra andasse in porto si tratterebbe di un attacco gravissimo alla democrazia che non può restare senza risposta.
Mi unisco alla protesta delle e dei giornalisti Rai per garantire “un’informazione indipendente, equilibrata e plurale” e aderisco fin d’ora alle mobilitazioni per contrastare questa deriva autoritaria della nostra democrazia che fa il paio con la proposta di elezione diretta del presidente del Consiglio, la riduzione del Parlamento e del Presidente della Repubblica da organi di rappresentanza e vigilanza a passacarte, con la frammentazione dell’Italia attraverso la legge sull’Autonomia.