La Manzini chiude l’indagine: Granata e Gallo accusati di voto di scambio e abuso di ufficio

Voto di scambio e abuso d’ufficio, sono queste le accuse mosse dalla procura di Cosenza all’ex presidente del consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata, e all’imprenditore cosentino Francesco Gallo titolare di un noto ristorante a colle Mussano. Ed è notizia di ieri che la Manzini, che aveva sospeso Granata dalle sue funzioni di presidente del consorzio, ha notificato agli interessati la chiusura delle indagini. La procura ha ricostruito, attraverso intercettazioni e testimonianze, gli episodi che confermerebbero le accuse: Granata avrebbe inviato operai di Ecologia Oggi a svolgere diversi lavori di manutenzione e pulizia nella proprietà privata di Gallo, in cambio dell’interessamento dell’imprenditore a procacciare voti al fratello di Granata, Vincenzo, candidato al comune di Cosenza.

Diverse sono le intercettazioni che non lasciano spazi a dubbi. Dice Granata al telefono a Gallo: “vedi che alle dodici e un quarto ti arriva la spazzatrice”. Risponde Gallo: “ci fanno all’interno dell’Eden Park?”. Risponde Granata: “si che ci fanno, digli quello che cazzo devono fare che loro lo fanno. E se poi non ti metti a disposizione ti spezzo le gambe”.

Una conversazione chiara che evidenzia la gestione allegra di Granata del consorzio.

Ma non ci sono  solo le intercettazioni a confermare le accuse della procura, a queste si aggiungono le testimonianze di alcuni operai che hanno raccontato ai Pm di essere stati comandanti più volte da Granata a compiere questo genere di servizi presso privati.

Ora Granata e Gallo hanno 20 giorni per chiedere di essere sentiti dai Pm, dopo di che per loro scatterà l’inevitabile rinvio a giudizio.