La piazza di Conte: “A Napoli il 2 dicembre per il Reddito”

(DI LUCA DE CAROLIS – Il Fatto Quotidiano) – Una data e un luogo per ritrovarsi li ha calati anche lui: il 2 dicembre a Napoli, in una piazza o in un teatro, ovviamente per difendere il reddito di cittadinanza. “Incontreremo i percettori del reddito, e sarà la prima di tante iniziative da Nord a Sud” annuncia Giuseppe Conte durante Mezz’ora in più. Ed è anche la risposta al Pd, che ha convocato per il 17 dicembre una manifestazione contro la manovra del governo Meloni. “Quello è un evento di partito, lasciamo che i dem lo facciano” lo liquida il leader dei 5 Stelle, nel corso di un’intervista non facile.

Durante il colloquio l’ex premier tossisce più volte, con Lucia Annunziata che lo esorta a bere dell’acqua. Ma l’avvocato va anche in difficoltà sulla vicenda del condono a Ischia del 2018, deciso dall’allora governo Conte I, quello con la Lega. “Non era un condono, ma una procedura di semplificazione” sostiene l’ex premier, che scende nel dettaglio: “A Ischia c’erano richieste di condono precedenti al terremoto per circa 28mila abitazioni, e richieste per i danni dal sisma per 1100 abitazioni, così cercammo di accelerare quelle pratiche”. Azione e Iv lo contestano con una pioggia di agenzie (“Prende in giro gli italiani, si vergogni”). Ma Conte ovviamente parla anche dell’attualità politica. E si riparte sempre dal rapporto con i dem: “Non possiamo ragionare di alleanze con il Pd perché abbiamo di fronte un partito che ha avviato una fase costituente e che non si sa che profilo identitario si darà”. Aspetta il congresso, l’avvocato. Però a febbraio ci sono le Regionali in Lazio e Lombardia, e forse almeno nella regione roccaforte della Lega un’alleanza con i Democratici si può costruire. “Lì non abbiamo un ostacolo come quello dell’inceneritore a Roma, e poi Calenda e Renzi sosterranno Letizia Moratti” notano plurime fonti grilline. Ma Conte con Annunziata non si espone. Esponenti del M5S del Lazio nelle scorse ore gli hanno rimproverato un’eccessiva apertura al candidato dem in Lombardia, l’eurodeputato Pierfrancesco Majorino. Così l’avvocato ripiega sulla formula rituale: “Majorino ha affinità con noi ma prima devono venire i contenuti e programmi. O c’è una condivisione di programma e dopo parliamo di candidature o se il Pd dice ‘va tutto bene ma questo è il candidato’ allora noi non possiamo che rispondere che non siamo una loro succursale”. Ma la sensazione diffusa è che l’accordo arriverà. Non a caso Majorino ostenta serenità: “Sono per un confronto franco e schietto con i 5Stelle”. Anche se Benedetto Della Vedova (+Europa) cannonneggia: “Sosteniamo il candidato del Pd, ma solo in una coalizione senza il M5S”.

Nell’attesa, il Movimento è pronto a partire da Napoli per il suo tour in difesa del Reddito. Con piazze e teatri anche al Nord, dove i percettori della misura racconteranno le loro storie. “Cancellarlo sarebbe una follia, provocherebbe un massacro sociale” teorizza Conte. In attesa, di un inverno ancora elettorale.