“La Sacal ha da tempo condannato Reggio e Crotone al ruolo di scali stagionali”

L’aristocratico della politica, evanescente missionario da sempre smarrito ed insicuro, purtroppo alla guida della nostra città, esaltando l’alchimia delle parole si conferma leader del mercato della vanità istituzionale e ricordandosi dell’ormai depotenziato aeroporto reggino, inventa la scorciatoia demagogica, ostentata, con enfasi propagandistica, spacciandola per “task-force”.

Attribuendone la presidenza all’Avv. Salvatore Chindemi, letteralmente incompetente. Perché? Non va dimenticato che la figlia dello stesso, Manuela, è stata candidata nel 2014 nel team falcomatiano, aspirando ad un posto in giunta che il Sindaco, allora neoeletto, pur avendolo promesso, ha sempre negato. Determinando la reazione furente del papà della predetta, che ha altresì assunto il coordinamento della segreteria politica della Dott.ssa Angela Marcianò, recentemente candidata alla carica di sindaco. Sul punto, basta scorrere la stampa locale. Improvvisamente scoppia la pace, che passa attraverso la nomina della Dott.ssa Chindemi nel pool amministrativo della Hermes, e del genitore Salvatore al vertice della strombazzata task-force. Il danno è stato risarcito!

Ciò premesso, non v’è dubbio che l’aeroporto abbia alimentato per anni la contagiosa patologia dell’annuncite, dilagante nella città, nel cui contesto rammento i proclami dell’ex Presidente Sacal, Arturo De Felice e dell’On.le Francesco Cannizzaro che, “urbi et orbi”, partecipavano il superamento di qualsivoglia difficoltà tecnico-operativa a seguito di autorevoli contatti con ENAV, ENAC et similia, esaltando, inoltre, la concessione del mai visto finanziamento di € 25.000.000 per la ristrutturazione dell’aeroporto e quant’altro utile ad alimentare la teatralità del ruolo politico-istituzionale.

La verità è che deliberatamente la Sacal ha da tempo condannato gli aeroporti di Reggio e Crotone al ruolo subalterno di scali stagionali, nella cui ottica non va sottaciuto la funzione insignificante dell’Assessore Regionale ai trasporti, Domenica Catalfamo, già componente il Consiglio di Amministrazione della fallita Sogas, nonché di quello parolaio dell’Assessore Comunale Maria Angela Cama, e quello coraggioso ed appassionato dell’intrigante primo cittadino reggino. I quali, fra l’altro, non riescono ad ottenere dalla Sacal neanche il piano industriale, da sempre segretissimo! Non a caso, il Vice-Ministro ai Trasporti, On.le Morelli, definisce di “dubbia rilevanza” i progetti presentati dalla Sacal per il decollo dell’aeroporto reggino.

Reggio resta, quindi, una città metropolitana, con un aeroporto che serve utenza interregionale, senza il benché minimo collegamento aereo mattutino e serale con Roma e Milano; senza alcun tentativo volto al coinvolgimento di altre compagnie, senza alcuna iniziativa tesa ad agevolare l’utilizzazione dello scalo agli utenti siciliani; senza l’attivazione dell’utilissimo pontile, ormai in disarmo; ecc. . A questo punto, resta solo da capire se Falcomatà & Co., abbiano gli attributi per puntare alla ricostituzione di una società di gestione autonoma, sottratta alla morsa, fin qui, fatale della Sacal lametina. Conclusivamente, a Falcomatà (e non solo) dico soltanto: hic Rhodus hic salta…
Aurelio Chizzoniti