Lamezia. L’ex politico a Talarico: “Mascaro ha imbrogliato e qualcuno ha modificato i verbali”

di Sergio Pelaia

Fonte: Gazzetta del Sud

Le candidature per le Regionali erano al centro delle trattative condotte a inizio 2021 dall’assessore regionale Franco Talarico. Prima di finire ai domiciliari – misura poi alleviata con l’obbligo di dimora – con l’accusa di essere sceso a patti con uomini vicini ai clan reggini per le Politiche del 2018, Talarico era alle prese con le candidature del partito di cui era segretario regionale, l’Udc. Ed era intercettato dalla Dia. Molte di quelle conversazioni sono state ora depositate agli atti dell’inchiesta “Basso profilo” e il loro contenuto tocca anche le strategie in atto in quelle settimane nel sottobosco della politica lametina. Talarico parla spesso con un ex politico che è stato assessore al Comune di Lamezia all’inizio degli anni ’90 e che, secondo gli inquirenti, sarebbe «vicino al clan Iannazzo», che lo avrebbe sostenuto alle elezioni dell’epoca. Il suo ruolo, secondo la Dia, sarebbe «determinante per la scelta dei candidati dell’Udc».

Nel dicembre del 2020 – quando si era in attesa della pronuncia della Cassazione sull’ipotesi di incandidabilità del sindaco sospeso Paolo Mascaro, poi dichiarato candidabile – l’ex politico chiede a Talarico se abbia visto Francesco De Sarro, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia ed ex presidente del consiglio comunale dimessosi dopo il coinvolgimento del padre in un’inchiesta su una presunta compravendita di voti a favore del figlio.

Talarico, che era interessato a trovare un candidato lametino per l’Udc e aveva “puntato” sia De Sarro che l’attuale presidente del consiglio comunale (sospeso) Peppino Zaffina, risponde di sì “anche in virtù delle intenzioni dello stesso De Sarro di candidarsi come sindaco alle prossime elezioni di Lamezia, visto il procedimento di incandidabilità” che all’epoca era in corso. Il suo interlocutore, però, “non giudica positiva” questa ipotesi “non ritenendolo all’altezza”.

Talarico parla poi del procedimento che riguardava Mascaro anche con un altro politico lametino che in passato è stato candidato ma non eletto sia al consiglio comunale sia al consiglio regionale. Talarico dice che “Mascaro ha sfidato lo stato” e il suo interlocutore risponde che “ha continuato con situazioni maniacali”. Riguardo poi al contenzioso sulle elezioni lametine del novembre 2019, per le quali il Consiglio di stato ha confermato si debba rivotare in 4 delle 78 sezioni cittadine, l’assessore regionale sostiene che “ci saranno risvolti penali” e l’interlocutore conferma: “… Ma io sono stato lì in coso… hanno imbrogliato… cioè Franco c’è stato qualcuno che ha modificato i verbali… seriamente… ma li ha modificati… solo la copia che era in Tribunale..”. Colloqui captati dalla Dda che certamente sono destinati a rinfocolare la polemica politica.