Lettera aperta a Giorgia Meloni: “I suoi discorsi sono fascisti e anacronistici”

A Giorgia Meloni.
Sa cosa c’è, onorevole Meloni, potremmo anche accettare lo slogan “Dio, Patria, famiglia”, ma poi lei dovrebbe accettare che ognuno veneri il suo Dio, anzi che debba rispettare anche coloro che un Dio pensano di non averlo; che la famiglia possa essere quella che ognuno vuole e riesce a creare e non esaltare e premiare solo quella che fa più figli; che non esiste cosa più onorevole dell’amor di Patria, ma che questa debba essere accogliente, giusta anche per coloro che vi abitano, lavorano e non sono nati in Italia.

I suoi discorsi in quanto di stampo fascista, non ammettono la diversità e sono anacronistici, in un suo discorso ha detto che i giovani dovranno fare sport per combattere le “devianze” e per essere tutti sani e belli, magari bastasse questo! Si rende conto di quanto il suo modello di vita che lei crede perfetto sia invece errato ed inesistente?
Gli italiani stanno trascurando che non si vive di solo “pane”, quello che appunto stanno promettendo lei ed i suoi alleati, ma sono fondamentali il rispetto delle idee altrui, i diritti che devono essere uguali per tutti e che nei suoi discorsi vedo vacillare. Cara Meloni, non metto in dubbio le sue capacità, anzi, ma il vizio è nella sostanza dei suoi ragionamenti e mi creda, mi dispiace perché vorrei essere orgogliosa di avere finalmente una donna come Premier del mio paese.

Susanna Gallo