Lettere a Iacchite’: “Cetraro 2020, ecco tutta la verità: a decidere chi vince è sempre la massoneria deviata”

C’è da fare chiarezza su quello che è accaduto a Cetraro. Tutti o quasi hanno esclamato sui social: ha vinto il popolo. Assolutamente no. “C’è quello strano odore stantio di massoneria”, come scriveva in un famoso articolo Ferruccio De Bortoli trattando di alcune questioni a carattere nazionale non del tutto chiare, per usare un eufemismo.

Non a caso Ennio Galliano Iannelli sceglie Aieta/Aita (sostenitore del duo Avolio, marito della figlia di Galliano e Ilaria Scornaienchi che hanno aderito al movimento Spazio Giovane), mentre Vito Caldiero (in antitesi con il potere socialista) ha supportato il giovane avvocato Giovanni Rossi (figlio dell’ex comandante dei vigili Walter Rossi, espressione di Cetraro Attiva) e lo zoccolo duro, quello che non si vede ma comanda tra la famiglia Caldiero e la famiglia Rizzo, ha appoggiato con tutta la sua forza Carmine Quercia (membro storico di un partito, il Pd, che ha perso la bussola), determinante per la vittoria di Ermanno Cennamo su Angelo Aita.

E poi non c’è da trascurare il dato strettamente politico. Fratelli d’Italia divisa tra le due liste. Laura Losardo, nella lista Cambiamo Cetraro, indicata da Franco Piazza, imprenditore locale e membro di struttura di Luca Morrone, come espressione dei “morroniani” a Cetraro: basta prendere il risultato delle scorse elezioni che vede la stessa Losardo prendere solo 149 preferenze mentre oggi salta a più di 400, che fantastico miracolo… Eppure non ha mai partecipato attivamente alla vita politica cetrarese. Una cosa che ha dell’incredibile. E i vertici di Fratelli d’Italia che cosa ne pensano? Non erano schierati ufficialmente con la lista Aieta sulla figura di Spinella? O forse l’assessore Orsomarso, che in estate ha il suo quartier generale proprio a Cetraro, si sarà distratto al mare tra una birra e un arancino?

Per non parlare di Tommaso Cesareo, che ha in dote ormai un pacchetto di voti che porta a spasso da una lista all’altra e quando sentono “puzza di bruciato” scappano. Cesareo fu un aperto sostenitore di Orlandino Greco con il suo movimento Italia del Meridione, che lasciò in tempi molto recenti per approdare poi in Forza Italia. Ormai in famiglia non si salta alcuna competizione elettorale… Ma questa è un’altra storia. E tutto questo va a scontrarsi con l’altra anima del partito rappresentata da Giuseppe Losardo, candidato invece nella lista Patto per il Futuro. Un vero caos!

Questa tornata elettorale ha dimostrato che a Cetraro il voto non è assolutamente libero e chi determina la vittoria sono forze sotterranee. Le stesse che hanno voluto inviare un chiaro messaggio a Peppino Aieta: senza di noi tu non arrivi oltre il consiglio comunale. Ne vedremo delle belle! E chissà se fosse in vita il povero Giannino Losardo che cosa direbbe dell’attuale ex partito comunista. Povero Giannino!

Lettera firmata