Lettere a Iacchite’: “Cosenza, qui Annunziata: il Covid è l’alibi perfetto…”

Nihil sub sole novum… prendo in prestito la frase… traduco in “Niente di nuovo sotto il sole… ed aggiungo “di Cosenza” ..

Non si può tollerare ancora a lungo la situazione del nostro Ospedale, non si può tollerare senza avere una reazione di sdegno il leggere che si elargiscono premi per gli obiettivi (“mai”) raggiunti, non si può usare “l’emergenza Covid” quale alibi per nascondere la folle gestione dell’Annunziata dove non si effettuano i tamponi in entrata, dove i pazienti sono abbandonati a loro stessi e se non hai la fortuna di far sentire la tua voce “perché sei anziana o disabile o entrambi” sei letteralmente abbandonato a te stesso ed una volta entrati in pronto soccorso conviene “lasciare ogni speranza”… 

Domenica mattina 6 settembre inizia l’incubo… mia suocera – anni 76 … senza cellulare (non sa usarlo)… invalida per problemi progressi viene portata in Pronto soccorso per una brutta caduta in casa. Segue telefonata del Pronto soccorso: “La tratteniamo perché ha il femore rotto”…Recapitiamo indumenti e piano terapeutico dei diversi farmaci assunti quotidianamente.

Accettiamo le direttive dell’ospedale impartite: “I familiari non possono entrare… si può contattare il numero telefonico fornitoci per informazioni… è necessario attendere informazioni dall’ospedale… in reparto non c’è posto e non possono dirci se e quando si libererà”.  

L’unica verità è che “I familiari non possono entrare”, per il resto in una stanza del Pronto soccorso mia suocera rimane per due lunghi giorni, senza mangiare, senza bere, senza terapia e senza tampone”… Forse le direttive anti Covid prevedono questo … ed impongono il protocollo della “DISUMANITA'”. 

Ma noi familiari decidiamo che questo incubo non può durare… pretendiamo che venga effettuato il tampone e la trasferiamo a nostre spese in altra struttura..

… mentre la politica resta immobile … mentre si ricevono premi … mentre la tv annuncia proclami sugli aiuti al Sud invisibili ai cittadini… ed arrivano gli “ispettori” solo preannunciati … l’unica verità è che il Covid a Cosenza è l’alibi perfetto…ma, ahinoi, qui non si muore di solo COVID!!! 

Cordiali saluti

Adele Bedini 

Ps. Non ho scritto nulla di nuovo e Le arriveranno tante segnalazioni come questa..ma l’unica nostra voce  contro questi soprusi del sistema rimane la scrittura