Caro Direttore,
occasionalmente dono il sangue presso il Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Cosenza e ieri, intorno alle 17,00 ricevo una telefonata dal nuovo primario del Centro il quale mi ha sorpreso per le parole che mi ha detto e per il fatto che mi chiamasse in prima persona.
Il primario mi ha detto che stava chiamando i donatori perché avrebbe voluto conoscerli tutti e per invitarmi ad andare a donare presto, in quanto dopo le feste natalizie c’è una grave carenza di sangue che non permette di garantire la copertura per tutte le esigenze dei pazienti.
Sono inoltre rimasto particolarmente colpito dal fatto che il dottore, quando gli ho spiegato che ero influenzato e che non sarei potuto andare nei prossimi giorni, mi ha ringraziato come se avessi donato, chiedendomi di dare una mano a informare quante più persone possibili, dicendomi scherzosamente che “non possiamo farci superare da Catanzaro”.
Inoltre, alla mia domanda sui messaggi che abitualmente circolano, mi ha spiegato che spessissimo sono delle bufale e che, qualora fossimo contattati da qualcuno, gli interlocutori per avere notizie sulla fondatezza della richiesta sono i medici del Centro Trasfusionale.
Alla chiusura della telefonata mi sono attivato sui miei amici e ho pensato di informarvi su questa esigenza, sperando che i lettori di IACCHITÈ si sensibilizzino a donare sia nelle emergenze che abitualmente. Vi assicuro che dopo la donazione che dura 10 minuti ci si sente meglio soprattutto nell’animo.
Spero che possiate pubblicare questa mail dandogli un po’ di risalto.
Grazie a voi e a chi andrà a donare.
G. S.Â