Lettere a Iacchite’: “Mendicino, sono vittima di un abuso di potere”

Il sindaco di Mendicino Antonio Palermo

Mi chiamo Luigi Caputo, vivo a Mendicino in una delle prime abitazioni in via Castello. Fino a pochi anni fa tutto il rione era accessibile solo a piedi. In previsione della raccolta differenziata porta a porta, sono stati tolti i gradini e con la realizzazione di riempimento è stata realizzata una strada. Termine da ritenersi improprio, essendo priva di progettazione e collaudo, poiché non potrà possedere mai i requisiti di sicurezza necessari. È stato, è e rimarrà un vicolo molto tortuoso, con forti pendenze e una larghezza massima di 1,3 metri. L’unico ed esclusivo uso è ammissibile a mezzi particolari per eventuali ristrutturazioni o Ape 50 per la raccolta differenziata.

Non potendo riposare per due mesi nella mia camera da letto, sita allo stesso livello del vicolo, il 14 agosto 2015 decisi di di videofilmare il viavai dei motociclisti, che per diverse vicissitudini utilizzano impropriamente questo vicolo, allo scopo di denunciare su Facebook taggando tutti gli amministratori del paese, in special modo il sindaco Antonio Palermo e l’assessore Irma Buccarelli.

Proprio con quest’ultima, avendo un rapporto d’amicizia, decisi di intraprendere una via informale, dicendole di prendere le dovute restrizioni se le mie richieste fossero legittime.
Ma – ahimè – agli inizi di ottobre 2018 dopo più di tre anni di solleciti, l’assessore mi fa capire che non riesce a sbrogliare questa matassa. Il 25 ottobre dello stesso anno protocollai una richiesta formale al sindaco per risolvere il problema. In attesa di una risposta, il 4 novembre, in occasione della commemorazione dei caduti, l’assessore Buccarelli, trovatasi di fronte a me, il comandante Alessandro Greco, l’avvocato del comune Antonio Filippelli e in presenza anche del consigliere di maggioranza Ignazio Giordano, decide di porre il quesito agli interessati alla faccenda.

Oltre le due figure giuridiche, l’avvocato Filippelli e il comandante Greco, che non si sono espressi nello specifico, interviene il vicesindaco Angelo Greco, anche lui presente a questa sorta di raduno, che mi dice: “È giunta sulla mia scrivania la tua richiesta e ci sono tutti i presupposti di legittimità, al più presto provvederemo ad apporre un divieto di transito per via Castello…”.

Ad oggi 26 aprile 2019 non solo non è stato apposto nessun divieto, ma dopo 6 mesi non mi è stata data nessuna risposta.
A Mendicino se sei contro le scelte politiche del sindaco BAVOSO ti viene fatto questo.
Mi rivolgo a voi per perorare la mia causa affinché nessuno possa subire abusi di potere come il mio.

Luigi Caputo, Mendicino