Lettere a Iacchite’: “Rende, la grande truffa del Parco Acquatico”

Buongiorno,

se possibile vorrei parlarvi del Parco Acquatico di Santa Chiara di Rende. Ci sono dei problemi riguardo i pagamenti dei dipendenti e non solo… Ci sono state molte irregolarità tipo quella del personale che ha lavorato in nero e senza requisiti malgrado le promesse di trasparenza del sindaco che voi giustamente definite “quaquaraquà”.

Ma la cosa più grave è che ora non ci sono attività: piscina all’aperto chiusa, piscina all’interno chiusa così come la Spa e la palestra… Ristorante chiuso, parco giochi, mini golf, campi di calcetto non utilizzabili. Praticamente, i gestori si sono fregati i soldi, non hanno pagato i dipendenti, e una struttura comunale polifunzionale adesso non dà più nessun tipo di servizio… Ma è mai possibile tutto questo?

Come ben potete ricordare il 19 maggio scorso in piena campagna elettorale c’è stata la presentazione e non l’inaugurazione effettiva: solo fumo negli occhi. Tutto ciò è stata soltanto una manovra politica a ridosso delle elezioni. Sono stati spesi decine di migliaia di euro solo per presentare attività che non sono mai partite. A tutt’oggi è tutto fermo, non entra una persona. Credo che una struttura pubblica non possa essere gestita in questo modo sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini.

A beneficio di quanti vorranno andare più a fondo nella vicenda, penso per esempio a qualche consigliere di opposizione, vorrei anche “presentarvi” gli scienziati scelti dal quaquaraquà per questa vicenda: Antonio Vivacqua (CS), Ruggiero Runco (CS) e Francesco Nasso di Reggio Calabria. L’azienda si chiama P.A.S.C. 4.0. I tre gestori hanno altre attività… Povera Rende in mano a chi sei capitata!!!

Lettera firmata